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Lombardia “bar ribelli” aperti oltre le 18: «Pronta ad incatenarmi, piuttosto mi faccio arrestare»

28/10/2020 11:02 - Aggiornamento 28/10/2020 11:47

Giorgia Venturini su ‘Fanpage’ racconta in un articolo la realtà dei «bar ribelli» in Lombardia. Accanto alla protesta della gente scesa in strada a Milano per contestare le severe misure contenute nell’ultimo dpcm firmato dal premier Conte, ve n’è in corso un’altra, “più pacifica”. Alcuni locali, non solo milanesi, hanno deciso di restare aperti, nonostante le misure del tanto discusso decreto prevedano la chiusura anticipata di bar e ristoranti alle 18.

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Lombardia bar ribelli

Lombardia “bar ribelli” aperti oltre le 18: «Sono pronta ad incatenarmi fuori dal locale»

«Potere al popolo. Io non chiudo alle 18. Arrestatemi», si legge, ad esempio, su un enorme cartellone affisso fuori dal bar “New Diego Caffè” di Rovato, in provincia di Brescia. La proprietaria Chiara Casantello, 28 anni, ha raccontato a “Fanpage” di non avere alcuna intenzione di abbassare la saracinesca alle 18. Non vuole rispettare il coprifuoco. «Questo bar è il sogno di una vita. Ho aperto un anno e mezzo fa non me lo porteranno via ora», ha dichiarato la giovane, che ha stabilito che dalle 18 in poi i suoi clienti potranno occupare le sedie fuori dal locale, rispettando la distanza. La proprietaria darà loro caffè in contenitori di plastica, come se fosse d’asporto, cosa consentita dal Dpcm, ma i clienti potranno berlo. «Se volete arrestatemi, tanto o mi arrestano oggi o domani perché non sarò in grado di pagare i debiti con le banche», ha detto alla giornalista di ‘Fanpage’ Chiara Casantello. «Se ci saranno misure più drastiche sono pronta a incatenarmi fuori dal locale e a fare lo sciopero della fame», ha proseguito la giovane.

proteste covid

«Tanti complimenti ma nessuno vuole rischiare», la protesta pacifica contro l’ultimo dpcm

La proprietaria del ‘New Diego Caffè’ vuole protestare in maniera pacifica: a detta sua organizzare cortei e attaccare le forze dell’ordine non «è la giusta soluzione al problema». Chiara Casantello ha specificato di aver contattato altri baristi, ma al momento alcun gestore si è sentito di aderire alla protesta: «Tanti complimenti ma nessuno vuole rischiare». ‘Fanpage’ però segnala un altro «bar ribelle». Si tratta del “Quanto Basta Caffè” in piazza della Vittoria a Brivio, in provincia di Lecco, il solo del paese. I proprietari in questo caso hanno deciso simbolicamente di tenere la serranda alzata per tutta la sera, anche dopo le 18. Leggi anche l’articolo —> Conte, lockdown nell’aria: «Rispettare le misure, altrimenti dovremo chiudere tutto»