Chi è Luigi Amicone, fondatore del settimanale «Tempi», morto nella notte a seguito di un infarto. La politica e il giornalismo milanese sono in lutto per la scomparsa dell’ex consigliere comunale di Forza Italia (non eletto alle ultime amministrative), nonché esponente di Comunione e Liberazione nel 1994. Come scrive «Il Corriere della Sera» fatale un malore: “Pneumotorace e conseguente arresto cardiaco”. Il soccorso d’urgenza e la corsa disperata all’ospedale San Gerardo di Monza, non sono serviti: lo scrittore che aveva 65 anni è deceduto dopo pochi minuti.
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Chi era Luigi Amicone, giornalista e fondatore di “Tempi” morto di infarto
Un «capotribù». Così, lo salutano gli amici e colleghi di «Tempi». Luigi Amicone lascia la moglie Annalena e i suoi adorati sei figli. Sul sito web del settimanale si legge stamani: «Ancora ieri discutevamo con lui di un articolo da scrivere, di un intervento da pubblicare su Tempi, di come commentare l’ultimo sviluppo di cronaca. La notizia della sua morte ci coglie all’improvviso e impreparati, come sempre accade. Che don Giussani, il suo amico e maestro, che aveva per lo spirito libero e gioviale di Amicone una predilezione, ci guidi in questo momento di smarrimento, ricordandoci di confidare sempre in quel Destino al cui cospetto si trova ora il nostro carissimo amico Gigi». «Un fine scrittore, un acuto giornalista, ma soprattutto un amico. Si è spento, troppo presto, Luigi Amicone, che ho avuto modo di apprezzare come consigliere comunale dai banchi dell’opposizione», il messaggio toccante del sindaco Beppe Sala. Tra i primi a lasciare un tweet Gad Lerner, suo collega: «Luigi è stato per me un avversario appassionato ma gentile con il quale ci siamo sempre voluti bene. Oggi lo piango insieme ai suoi familiari e alla sua comunità di fede».
Tra le sue più grandi passioni la letteratura e la politica
Una vita quella di Luigi Amicone dedicata al giornalismo. Era nato a Milano il 4 ottobre del 1956. I suoi genitori sono emigrati a Milano da Loreto Aprutino, in Abruzzo. A 14 anni l’ingresso nel gruppo extra parlamentare di sinistra Avanguardia Operaia. Negli anni Settanta cominciò a frequentare l’Università Cattolica. Nel 1980 Amicone si è aggiudicato la prima edizione del premio giornalistico Federico Motta. Al 1990 risale la sua iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. Dal 1980 al 1993 Amicone ha lavorato per il settimanale «Il Sabato», del quale è diventato redattore. Da da inviato speciale è stato a Belfast, dove ha documentato la guerra civile tra cattolici e protestanti, poi a Beirut, per seguire la guerra tra Libano e Siria. Nel 1991 è stato inviato di guerra in Croazia e Serbia. È stato tra i primi giornalisti a documentare la guerra del golfo e la realtà dell’Iraq. Aveva altre due grandi passioni oltre il giornalismo: la letteratura (come prova la scoperta degli inediti di Pier Paolo Pasolini dopo la visita a Casarsa) e la politica. Nel 2016 è stato eletto Consigliere comunale a Milano con Forza Italia. Alle elezioni politiche del 2018 è stato candidato al Senato in Emilia Romagna, sempre per gli azzurri, senza venire eletto. Leggi anche l’articolo —> Chi è Abdulrazak Gurnah, il Premio Nobel per la Letteratura 2021: vita, opere e curiosità