M5S news. Bisognerà attendere ancora prima di vedere un po’ di sereno in casa Cinque Stelle. Mentre si pensa alla rifondazione del Movimento, al suo codice etico e al nuovo Statuto, c’è un nodo che sta diventando sempre più difficile da sciogliere: Davide Casaleggio e la piattaforma Rousseau. Quello che si sta verificando è un vero e proprio braccio di ferro: da una parte il presidente della piattaforma non ha intenzione di muovere un passo finché gli arretrati non verranno pagati dagli eletti. Dall’altra… Conte si prepara a fargli causa.
M5S news, Conte prepara la causa contro Casaleggio
Ma cosa sta succedendo di preciso tra le mura del M5S? Davide Casaleggio ha bloccato ogni tipo di votazione, compresa quella per eleggere Conte come nuovo leader. E lo ha fatto perchè pretende che vengano saldati tutti gli arretrati che gli eletti devono alla piattaforma: circa 450 mila euro. Finché non verranno pagati, non ci sarà alcuna votazione online, nemmeno quella per modificare lo Statuto. Così, di fatto, sta letteralmente mettendo in pausa la rifondazione del Movimento 5 Stelle, nonostante le intenzioni di Beppe Grillo e di Giuseppe Conte. Sfidare un avvocato, però, può portare a situazioni poco piacevoli. L’ex presidente del Consiglio, infatti, da giorni si riunisce con giuristi di fiducia con l’intento di preparare le carte per discutere con Casaleggio direttamente in tribunale.
Non si voleva arrivare a tanto, e i vari tentativi di accordo ne sono la dimostrazione. C’è stata la proposta di Vito Crimi, rimandata direttamente al mittente poiché, secondo Casaleggio, il suo mandato è scaduto a dicembre e quindi non si trova nella posizione di poter trattare. Lo stesso è stato destinato a Claudio Cominardi, il tesoriere. All’offerta di legare Casaleggio al Movimento 5 Stelle come semplice gestore della piattaforma, la risposta è stata: “Vogliamo una partnership che mantenga Rousseau indipendente”. Di fronte al muro alzato dal presidente dell’associazione Rousseau, quindi, pare che Conte non abbia trovato alternativa se non quella di ricorrere per vie legali.
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M5S news e il piano di Conte
Così, Conte ha sollevato il telefono e ritirato fuori i vestiti da avvocato. “Non si può bloccare la vita del partito di maggioranza in Parlamento per la pretesa economica di un privato che gestisce un sito web“, hanno detto i big del M5S durante le ultime riunioni. E quindi ecco il perchè delle vie legali. Secondo quanto riportato da Federico Capurso su La Stampa, per i giuristi la situazione ora è questa: dalla sua Casaleggio avrebbe l’articolo 1460 del covile civile. Nello specifico, recita: “Nei contratti con prestazioni corrispettive ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempire la sua obbligazione se l’altro non adempie la propria”. E’ esattamente quello che sta succedendo: sulla piattaforma Rousseau sono state bloccate le votazioni per mancanza del saldo da parte degli eletti.
Il fatto è che non è mai stato redatto alcun contratto tra l’associazione e il Movimento 5 Stelle. Quindi, “in mancanza di un perimetro chiaro di diritti e doveri reciproci, non si può inibire la vita associativa del partito a fronte di una non argomentata e non fondata pretesa economica”.
Tra Casaleggio e il Movimento c’è solo un “contratto di fatto”
Quello che c’è tra Casaleggio e il Movimento, infatti, non è altro che un “contratto di fatto”. E l’impiego a versare i contributi è “un patto che l’eletto stringe con il Movimento, non con l’associazione”. I tempi della magistratura, tuttavia, rischiano di essere piuttosto lunghi, e il Movimento 5 Stelle non può attenderli. L’obiettivo, quindi, sembra essere quello di arrivare a un procedimento cautelare d’urgenza in grado di sbloccare i servizi di votazione mentre si attende la sentenza in primo grado. Intanto, il partito ha creato anche un suo conto corrente nel quale convergeranno le donazioni e tutti quei fondi che gli eletti hanno smesso di versare a Casaleggio. Un passaggio che formalizza sempre di più il distacco con la piattaforma Rousseau. >> Tutte le notizie di UrbanPost