Vai al contenuto

Marcello Lippi Instagram, diretta con Cannavaro: «Così scelsi i rigoristi del Mondiale 2006»

25/04/2020 13:14

Nel corso di una diretta su Instagram con Fabio Cannavaro, Marcello Lippi, che sta rispettando rigorosamente il lockdown, concedendosi qualche sigaro in più – «Ne fumo 8-10 al giorno. Sono troppi, anche perché inizio il pomeriggio, dopo pranzo. La mattina non mi piace» – è tornato a parlare dell’impresa di Berlino, i Mondiali del 2006, nel cuore di ognuno di noi. L’allenatore ha svelato un retroscena piuttosto interessante sui rigori nella finale vinta contro la Francia. Dopo 120 minuti faticosi in campo i tiri dal dischetto: Marcello Lippi aveva già in mente la rosa dei rigoristi. Ogni giocatore reagì in maniera diversa ed è particolare scoprire, a distanza di anni, cosa accadde in quegli istanti successivi al match che separarono la nazionale italiana dalla vittoria.

Marcello Lippi

Marcello Lippi Instagram, diretta con Cannavaro: «Così scelsi i rigoristi del Mondiale 2006»

«Ero tranquillissimo, ero convinto che avremmo vinto. Stavamo troppo bene con la testa e con il fisico», ha esordito l’ex ct, che ha parlato poi della scelta dei rigoristi: «Nella mia carriera mi sono sempre scritto tutto sulla carta in certi tornei mi segnavo anche i 5 o 6 rigoristi. Poi può capitare che a fine partite due o tre di loro non ci siano più e si debba cambiare. Del Piero, per esempio, venne da me e mi chiese di fargli battere l’ultimo, come aveva fatto nella finale di Champions del 1996. Peccato però che a Roma vincemmo al quarto e quindi lui non tirò. La mia convinzione era che i più bravi dovessero calciare all’inizio. Quindi per primo doveva andare Materazzi, un ottimo rigorista. Poi De Rossi secondo, Del Piero terzo e così via. Per assegnare il quinto mi guardai intorno. Gattuso si era già messo a sedere in panchina (ride ndr). Lui mi disse ‘Uno deve uscire ed esco io perché Zidane non c’è più!‘». 

Marcello Lippi

Il ct della Nazionale: «Guardai Grosso e dissi: ‘Il quinto lo tiri tu’. Lui non ci credeva»

«Allora guardai Grosso e dissi: ‘Il quinto lo tiri tu’. Lui non ci credeva. ‘Io?’, mi rispose Fabio. ‘Sì tu, perché sei l’uomo degli ultimi minuti, perché hai conquistato il rigore contro l’Australia all’ultimo, hai segnato il gol contro la Germania all’ultimo, quindi tu devi battere l’ultimo’. E lui lo tirò», ha proseguito Marcello Lippi. E il capitano di quella nazionale, Fabio Cannavaro, nostalgico ha aggiunto: «Oggi mi emoziono di più a rivedere quel Mondiale e penso che abbiamo festeggiato poco se guardo anche ad altri paesi. Poi non ci siamo mai visti, avremmo potuto organizzare qualcosa per i dieci anni dalla vittoria ad esempio». leggi anche l’articolo —> 9 luglio 2006: Italia campione del Mondo a Berlino, i protagonisti del trionfo