Caso Marco Vannini news: «Mi manca andare al cimitero a trovare Marco. Prima ci andavo anche tre volte al giorno, però l’altra settimana con Valerio abbiamo fatto una cosa che non si faceva da cinque anni: abbiamo acceso il camino. Lo accendevamo sempre con Marco», queste le parole pronunciate da mamma Marina Conte in una intervista rilasciate a Il Tempo.
I genitori di Marco Vannini adesso si aspettano ‘vera’ giustizia
Per la famiglia Vannini si è riaccesa la speranza di potere avere finalmente giustizia quando, lo scorso febbraio, la Corte di Cassazione accogliendo la richiesta della Procura ha annullato la blanda sentenza di condanna a carico della famiglia Ciontoli e disposto un Appello bis. «Da cinque anni aspetto giustizia per mio figlio. E ora finalmente, grazie a quello che hanno stabilito i giudici della Cassazione nelle motivazioni della loro sentenza, ci stiamo avvicinando alla verità – aveva detto a caldo la combattiva mamma di Marco – Ci speravo da tempo, perché da quasi cinque anni io e mio marito non chiediamo altro che venga a galla la verità su quella notte in cui è stato ammazzato il nostro unico figlio. Ma avevo perso quasi la fiducia nella giustizia. Ora invece la Cassazione, dove eravamo assistiti dall’avvocato Franco Coppi, mi fa ben sperare». I signori Vannini sono fermi nelle proprie convinzioni e non nascondono le proprie aspettative per il nuovo processo che sarà celebrato: «Giustizia significa che devono essere condannati ad almeno 14 anni, sono tutti complici nell’omicidio di Marco […] Nessuno ci ridarà il meraviglioso sorriso di nostro figlio, ma questo non significa che non debba essere fatta giustizia», ha detto la signora Marina al giornalista Giovanni Terzi che l’ha intervistata.
«Mi manca andare al cimitero a trovare Marco»: il Coronavirus la tiene lontano dalla tomba del figlio
Da quando però è scoppiata l’emergenza sanitaria da Coronavirus, l’unico contatto ‘fisico’ suo e del marito Valerio con Marco, la visita alla tomba dell’amato figlio, è stato bruscamente interrotto. I cimiteri, infatti, nel rispetto delle misure di contenimento del contagio da Covid-19 sono chiusi ed anche la coppia deve al momento rinunciare a recarsi a portare un fiore a Marco e pregare per lui davanti la sua tomba. Il Sindaco di Cerveteri ha fatto in modo che fiori venissero portati in cimitero per tutti i defunti: «Il primo fiore l’ho deposto personalmente a nome di tutta la cittadinanza ed è stato sulla tomba di Marco Vannini. Un gesto di vicinanza e affetto verso la famiglia Vannini che sta vivendo una tragedia nella tragedia, con un virus che gli impedisce anche di recarsi a salutare il proprio amato figlio», ha detto.