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Marco Vannini audio ripulito, richiesta straziante prima di morire: «Portami il… »: documento inedito a Quarto Grado

08/03/2020 19:50 - Aggiornamento 08/03/2020 20:03

Omicidio Marco Vannini documento inedito a Quarto Grado: nella puntata andata in onda venerdì 6 marzo 2020, Gianluigi Nuzzi ha mandato in onda una registrazione da brividi. Si tratta dell’audio ripulito mediante sistema tecnologico di una intercettazione fatta in casa Ciontoli nei minuti concitati seguiti al ferimento del 20enne di Cerveteri, mentre Antonio Ciontoli parlava al telefono con l’operatrice del 118 e le dava false informazioni sul perché il ragazzo urlasse in maniera così straziante.

Marco Vannini la crudeltà dei Ciontoli, voce di donna lo rimprovera: “Basta, su”, audio shock

Su suggerimento di alcune telespettatrici, che servendosi della App ‘Audipo’ hanno ripulito la registrazione in cui il povero Marco urlava disperato a causa del proiettile che aveva in corpo, e isolato la frase “Portami il telefono”, la redazione del programma Mediaset ha dato incarico ad un vero professionista di approfondire la questione. Così Paolo Reale, esperto in informatica forense, ha sezionato i segmenti della registrazione in questione, ripulendoli con una tecnica sofisticata dai rumori in sottofondo. Il risultato dell’esperimento è da brividi: mentre Antonio Ciontoli alle ore 00:06 del 18 maggio 2015 parlava al telefono con l’operatrice, si sente Marco Vannini, straziato dal dolore, chiedere qualcosa.

“Portami il telefono”, a Marco Vannini fu impedito di contattare la famiglia? Audio ripulito a Quarto Grado

In 36 secondi di telefonata la voce di Ciontoli si sovrappone alla sua e non rende possibile la chiara comprensione della parola successiva pronunciata da Vannini. Tuttavia l’idea che l’esperto e i presenti in studio si sono fatti è che il ragazzo dica proprio “Portami il telefono”. Al secondo 6′ si sente chiaramente una voce di donna che lo rimprovera e gli dice “Basta, su”, intimandogli di smettere di lamentarsi. Un audio agghiacciante, che tuttavia non permette di capire chi delle tre donne presenti in casa in quel frangente temporale (Viola Giorgini, Martina Ciontoli e Maria Pezzillo) abbia pronunciato quelle crudeli parole. Al secondo 36” si sente Marco dire “Ti prego, basta”.

In vista del processo d’Appello bis che nei prossimi mesi sarà celebrato, la magistratura potrebbe disporre nuove investigazioni e accertamenti tecnici di approfondimento sul materiale già in possesso della Procura. Potrebbe essere analizzato il succitato audio ripulito il cui contenuto, se confermato, potrebbe far aprire uno scenario terribile: “Provare che al ragazzo è stato impedito il contatto con l’esterno oltre al grave ritardo nei soccorsi”, come asserito dal professor Picozzi in studio a Quarto Grado. Nella ipotesi in oggetto cambierebbe dunque, aggravandosi, il capo di imputazione a carico della famiglia Ciontoli.

 

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