Caso Mario Biondo archiviazione: slitta udienza, emersi nuovi elementi
L’udienza in programma stamani per decidere sulla richiesta di archiviazione del fascicolo, infatti, è stata rinviata al prossimo 2 ottobre. Lo ha deciso il tribunale di Palermo. In quella data si dibatterà in merito a nuovi documenti che conterrebbero, stando alle indiscrezioni emerse, delle novità che potrebbero cambiare le sorti del caso. Si tratta di “ulteriori elementi di prova forniti dal nuovo collegio di periti in aggiunta a quelli già nominati. Siamo molto sereni e fiduciosi”, lo ha fatto sapere la madre di Mario attraverso un post su Facebook.
Cosa accadrà nell’udienza del 2 ottobre 2020
Si apprende inoltre che la giornata del 2 sarà interamente dedicata al caso Biondo. La famiglia di Mario ha infatti prodotto nuove perizie che i giudici dovranno esaminare attentamente. Santina e Pippo Biondo avranno dunque una nuova occasione per dimostrare, con nuovi elementi, ciò di cui dalla prima ora si dicono fermamente convinti: l’omicidio del proprio figlio. Una tesi che stride con quanto invece ipotizzato dagli inquirenti spagnoli inizialmente, e confermato dalla terza autopsia eseguita in Italia, ovvero che Mario Biondo si sia suicidato impiccandosi alla libreria della casa in cui abitava insieme alla moglie, Raquel Sanchez Silva, showgirl spagnola.
Un pool di esperti al lavoro incaricato dalla famiglia Biondo
I signori Biondo si sono affidati ad un pool di esperti, come fa sapere ilSicilia.it. Trattasi di “un collegio di super-periti guidato dal più noto e stimato esperto in Italia nell’analisi scientifica del crimine: il Generale dei Carabinieri, Luciano Garofano. L’ex Comandante del RIS Carabinieri di Parma è consulente tecnico incaricato dalla famiglia Biondo, insieme ad altri quattro importanti professionisti, che in questi anni hanno avuto un ruolo di rilievo nell’ambito della trattazione dei più complessi casi italiani di cronaca”. Potrebbe interessarti anche —> Morte Mario Biondo news, la madre pubblica la foto del cadavere: «Dimostra l’omicidio!»