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Mario Bozzoli operai intercettati: c’è una frase sospetta su Beppe Ghirardini

07/07/2020 16:27 - Aggiornamento 07/07/2020 16:37

Caso Mario Bozzoli, ci sono novità. L’emergere di nuovi elementi agli atti della inchiesta ha fatto slittare di qualche mese l’udienza preliminare in cui andrà deciso se processare o meno Giacomo Bozzoli. Si tratta di nuovi interrogatori agli operai dell’imprenditore scomparso ed anche alla moglie di uno di loro.

Mario Bozzoli operai intercettati

Nuovi interrogatori agli operai di Mario Bozzoli non più indagati

Interrogata (per la prima volta) anche la moglie di Abu, come riferisce il settimanale Giallo, secondo cui quegli interrogatori “Probabilmente sono legati a qualcosa di nuovo che gli inquirenti hanno scoperto nei mesi scorsi, qualcosa di davvero sconvolgente se addirittura si è deciso di rimandare l’udienza preliminare a ottobre per permettere alla difesa di esaminare le nuove carte”. I tre avrebbero dovuto riferire, per l’ennesima volta, in che rapporti erano con l’imprenditore scomparso.

Approfondimenti investigativi che secondo la procura generale di Brescia potrebbero rafforzare gli elementi probatori a carico dell’unico indagato per la scomparsa dell’imprenditore bresciano, il nipote e consocio Giacomo Bozzoli. Sul contenuto degli stessi al momento non trapelano che indiscrezioni giornalistiche. Si parla di una presunta frase intercettata pronunciata da uno degli operai della fonderia di Marcheno che potrebbe far luce sul caso. L’uomo in questione sarebbe l’operaio Oscar Maggi che, come riferisce Il Giornale di Brescia, si “trovava in auto con Akwasi Aboagye” detto Abu. I due colleghi all’epoca dei fatti erano da giorni sotto i riflettori della stampa e degli inquirenti perché nella fonderia dove lavoravano era misteriosamente scomparso uno dei loro titolari, Mario Bozzoli.

frase intercettata su beppe ghiradini

Frase intercettata riaccende il giallo sulla morte di Beppe Ghirardini

Di lì a poco sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in omicidio e in quel momento non sapevano ovviamente di essere intercettati. “La cimice messa dagli inquirenti sull’auto di Maggi registra tutto, anche una frase che oggi, a distanza di cinque anni, fa rumore”. Questo il virgolettato: “Se Beppe racconta qualcosa di sbagliato siamo nei casini”. Il Beppe di cui parla Maggi è Giuseppe Ghirardini, addetto al forno grande della fonderia, presente in fabbrica la sera dell’8 ottobre 2015 quando Bozzoli scomparve. Di lui si persero le tracce pochi giorni dopo il suo titolare e fu ritrovato morto. Avvelenato da una capsula di cianuro non in commercio. Quando i due intercettati parlavano, Ghirardini era ancora ‘solo’ un uomo scomparso. Venne ritrovato cadavere il 18 ottobre, nei boschi di Case di Viso.

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Operai Mario Bozzoli intercettati: c’è una frase sospetta su Beppe Ghirardini

Quella di Ghirardini fu una scomparsa da subito ritenuta sospetta, perché avvenne proprio nel giorno in cui doveva essere interrogato come persona informata sui fatti. Interrogatorio che, come è noto, non ha mai avuto luogo. A cosa si riferiva Oscar Maggi quando diceva al collega “Se Beppe racconta qualcosa di sbagliato siamo nei casini”? Aspetto insoluto, questo, della vicenda. La ipotesi che Beppe Ghirardini sapesse la verità sulla sorte toccata a Bozzoli è stata paventata dalle sue sorelle che hanno sempre respinto la pista del suicidio battuta dalla Procura. Ma nulla è emerso al riguardo e la magistratura inquirente non ha mai potuto spingersi oltre le mere ipotesi.

Mario Bozzoli operai intercettati

Oscar Maggi e il senegalese Akwase Aboagye oggi non sono più indagati, ma gli inquirenti poche settimane fa avrebbero voluto far risentire l’intercettazione ambientale a Oscar Maggi. “Maggi avrebbe spiegato che quella sera con il collega Abu era preoccupato per la situazione, senza però entrare nei dettagli”, fa sapere Il Giornale di Brescia. La frase intercettata è però agli atti dell’inchiesta depositati dalla Procura generale nelle scorse settimane, poco prima dell’udienza preliminare a carico di Giacomo Bozzoli. “Tra gli atti depositati nelle scorse ore c’è pure l’intero fascicolo sulla morte di Giuseppe Ghirardini anche perché gli inquirenti, nell’ultima Comunicazione di notizie di reato firmata dal comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri Alessandro Corda, spiegano che il caso Bozzoli e il caso Ghirardini sono sicuramente collegati”. . Potrebbe interessarti anche —> Mario Bozzoli, il nipote Giacomo accusato dalla ex: le parole di Jessica