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Mario Bozzoli processo nipote, parla il colonnello del Ris: «Non abbiamo trovato tracce del corpo nel forno»

25/02/2021 20:06 - Aggiornamento 25/02/2021 20:12

Caso Mario Bozzoli: nel processo a carico del nipote Giacomo, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere, oggi 25 febbraio ha parlato il colonnello dei Ris di Parma Alberto Marino. Testimone davanti alla Corte d’Assise di Brescia nel corso della seconda udienza, il teste ha spiegato il perché si è giunti alla conclusione che l’imprenditore 50enne non sia stato gettato nel forno della sua fonderia.

Mario Bozzoli: dov’è il corpo?

«Non abbiamo trovato tracce del corpo nel forno», ha detto. «Non abbiamo osservato evidenze dello scomparso nei forni, nei fumi e nella cappa della fonderia dove Mario Bozzolilavorava ed è stato visto vivo per l’ultima volta». Mario Bozzoli è scomparso misteriosamente la sera dell’8 ottobre 2015 all’interno dei locali della azienda di Marcheno. Gestiva la fonderia insieme al fratello Adelio e ai suoi due figli Alex e Giacomo con i quali i rapporti non erano affatto sereni. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

La testimonianza del colonnello del Ris di Parma

Quest’ultimo è l’unico imputato al processo. Accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere, si professa innocente. «Nell’ipotesi che un corpo gettato nel forno potesse essere esploso abbiamo cercato delle sostanze. L’esito è stato negativo» ha precisato il colonnello del Ris. Al centro dell’udienza odierna ci sono state quindi le testimonianze dei Ris che hanno analizzato anche l’auto dell’imputato. Sulla vettura, secondo la ricostruzione della procura di Brescia, sarebbe stato trasportato il cadavere dell’imprenditore sebbene al suo interno non siano mai state trovate tracce riconducibili all’uomo scomparso.

Processo a Giacomo Bozzoli: accusa chiede di sentire un esperto del caso Souad

L’accusa ha inoltre chiesto di sentire uno degli esperti che ha lavorato al caso di Souad. Si tratta della donna scomparsa nel 2018 nel Bresciano. Caricata, secondo la sentenza di primo e secondo grado, nel baule dell’auto del marito condannato all’ergastolo. (Fonte iIl Giornale di Brescia) Potrebbe interessarti anche —> Mario Bozzoli, la moglie chiede verità: «Sono sicura che qualcuno ha visto, dicano cosa è successo»

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