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Mario Draghi al Quirinale, l’asse PD-M5S alla prova del nove: il retroscena

13/08/2021 15:39

Chi prenderà il posto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella? Al Nazareno, quartier generale del Partito Democratico, si vocifera che il premier Mario Draghi sia tra i preferiti. Se l’ex Presidente della Banca Europea sale al Quirinale, le elezioni anticipate potrebbero essere realtà. Ed è proprio su questo che punterebbe il Movimento Cinque Stelle, ora guidato dall’ex premier Giuseppe Conte. (Continua a leggere dopo la foto)

Mario Draghi Quirinale

La partita del Colle e il semestre bianco

Chi desidera le elezioni anticipate per risolvere i problemi di partito e mantenere la fiducia popolare alta vuole vedere il premier Mario Draghi al Quirinale. Siamo nel pieno del semestre bianco, durante il quale il Presidente della Repubblica non può sciogliere le camere. Sono gli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e al Nazareno come nelle altre segreterie dei partiti, si vocifera su chi prenderà il suo posto.

Mattarella ha fatto intendere di non voler accettare un secondo mandato. Dal canto suo, il premier Mario Draghi non ha fatto trapelare nulla in proposito. Ma come ha dichiarato nel suo discorso di insediamento alle Camere, lascerà Palazzo Chigi “solo dopo aver terminato” il suo lavoro, quindi il mandato alla scadenza naturale della legislatura, nel 2023. In tal caso, in molti sperano in un Mattarella bis.

Se da un lato l’alleanza PD-M5S pare rinsaldarsi proprio attorno al nome di Draghi, nonostante la difficile transizione pentastellata non sia ancora conclusa, il centrodestra vive una fase di debolezza crescente. Solo Giorgia Meloni, unica al momento all’opposizione, pare continuare ad accrescere i propri consensi, almeno quelli potenziali. Il centrodestra (ma senza la Meloni) ha già fatto i suoi nomi per il Quirinale e tra questi spuntano Giancarlo Giorgetti, Gianni Letta, Maria Elisabetta Casellati e Marcello Pera. Per il centrosinistra, si parla di Romano Prodi, Dario Franceschini, Walter Veltroni e Paolo Gentiloni. Ma ovviamente anche di Draghi, con prospettive ben diverse: il ritorno anticipato alle urne.

Tra i candidati spunta anche Romano Prodi

Per la corsa al Quirinale pare che il centrosinistra abbia fatto anche il nome di Romano Prodi. Pare però che il fondatore dell’Ulivo non sia entusiasta all’idea di prendere il posto di Mattarella. “Io sono più vecchio di Mattarella e ho le stesse ragioni di Mattarella: non si assume una carica che dura sette anni quando se ne hanno 82 e mezzo che tendono agli 83. Lo ritengo un serio problema di coscienza”, ha detto il Professore in un’intervista. L’ex Presidente della Commissione Europea ha un curriculum che potrebbe mettere d’accordo tanti. Di sinistra e cattolico, con anni di esperienza alle sue spalle anche alla guida dal Governo italiano e delle istituzioni europee, Romano Prodi potrebbe rappresentare il profilo ideale per la guida della Repubblica. Eppure sembra che il Professore non sia convinto. Bisognerà attendere per vedere come si svilupperanno i giochi di palazzo.

Mario Draghi al Quirinale: la spinta del Movimento Cinque Stelle per le elezioni anticipate

L’ex premier Giuseppe Conte ha invece fretta e preme sulle elezioni anticipate. E per questo è il primo sostenitore del nome di Mario Draghi al Quirinale. Dopo la fine del suo mandato come presidente del consiglio, Conte è diventato presidente del Movimento Cinque Stelle. Conte non vuole perdere la fiducia, e attendere un ulteriore anno comporterebbe la possibilità di perdere consensi popolari. Per votare l’ex premier come presidente del M5S l’affluenza è stata del 58%. Il 98,2% dei votanti ha risposto “sì” per la nuova guida del movimento pentastellato. “Da settembre io girerò tutta Italia, avremo così la possibilità di arricchire il nostro programma e spero già a fine anno avremo il più partecipato e importante programma di governo che sia mai stato elaborato”, ha annunciato Conte.