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Mascherine al chiuso, cosa cambia dal 1° maggio: le eccezioni, dove restano obbligatorie

23/04/2022 12:00 - Aggiornamento 23/04/2022 12:05

Mascherine al chiuso 1° maggio, cosa cambia: quali eccezioni – La cabina di regia è fissata la prossima settimana, ma alcune regole sono già state stabilite: dall’1 maggio non sarà più obbligatorio esibire il Green Pass e mantenere le mascherine al chiuso. Tuttavia, la certificazione verde servirà per entrare nelle strutture sanitarie. Per quanto riguarda i dispositivi anti Covid l’esecutivo dovrà invece stabilire i luoghi in cui dovranno essere indossate ancora per qualche settimana. «Personalmente mi auguro che si vada nella direzione di una raccomandazione, quindi non più di un obbligo», ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a «Sky TG24».

mascherine al chiuso 1 maggio

Mascherine al chiuso, cosa cambia dal 1° maggio: le eccezioni, dove restano obbligatorie

«La riflessione in merito all’utilizzo della mascherina al chiuso è ancora in corso nel governo. È vero che i numeri dei contagi sono ancora alti ma la pressione sugli ospedali registra numeri assolutamente gestibili», ha spiegato il sottosegretario alla Salute a «Progress» su «Sky TG24». «Durante la prossima settimana arriveremo a una sintesi, ma vorrei chiarire che l’obiettivo non può essere il contagio zero. L’obiettivo è arrivare a una convivenza con questa pandemia. Come dicono i medici oggi la pressione sui nostri ospedali è gestibile quindi credo che sia giusto fare quell’ulteriore passo che ci avvicina alla normalità», ha sottolineato Costa.

«Tra l’altro chi oggi rischia ancora di più di finire in terapia intensiva non sono solamente gli immunodepressi o le persone che hanno altre patologie, ma purtroppo sono ancora quei cittadini che hanno deciso irresponsabilmente di non vaccinarsi. Fortunatamente siamo di fronte al 92% di cittadini che invece ha deciso di vaccinarsi ed è proprio per questo che oggi possiamo ragionare di tornare alla normalità e fare una riflessione anche sulle mascherine al chiuso», ha aggiunto.

mascherine chiuso primo maggio

Le possibili scelte del governo: dopo il 25 aprile cabina di regia e Consiglio dei ministri per varare decreto

Dal 1° maggio il Green Pass per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione non sarà necessario per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici. Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre». Subito dopo il ponte del 25 aprile il premier Mario Draghi convocherà la cabina di regia e poi il Consiglio dei ministri per mettere a punto il nuovo decreto che indicherà i luoghi dove lasciare invece la mascherina obbligatoria. Secondo quanto riferito dal «Corriere della sera» sui mezzi del trasporto pubblico come bus, metropolitane e tram resterà la FFP2. Potrebbe valere anche per aerei, treni e navi. Resta da valutare se per cinema, teatri, sale da concerto e discoteche basterà invece la mascherina chirurgica. 

Nel settore della ristorazione dovrebbe prevalere la scelta di rispettare il calendario previsto e togliere l’obbligo di mascherina al chiuso già dal 1° maggio. Negli stadi e palazzetti dovrebbe invece restare la necessità di indossarla. Sui luoghi di lavoro potrebbe essere sufficiente la chirurgica. Per quanto concerne le mascherine all’interno delle scuole, si è già deciso che resteranno obbligatorie fino alla fine dell’anno scolastico. Leggi anche l’articolo —> Mascherine al chiuso dal 1 maggio: cosa cambia e per chi

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