Omicidio Yara Gambirasio: si apre un nuovo capitolo di questa triste vicenda. Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per il delitto della ginnasta 13enne di Brembate, infatti si professa innocente. Si è sempre definito vittima di un grave errore giudiziario e spera di poterlo dimostrare.
Yara-Bossetti: la storia infinita del Dna di Ignoto 1
Il carpentiere bergamasco non ha mai smesso di credere in una possibile revisione del processo, che si avrebbe solo nel caso emergessero nuove prove. Secondo la convinzione dei suoi avvocati, a ciò si potrebbe arrivare attraverso una analisi dei reperti di indagine. Come è noto, infatti, gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini non hanno mai smesso di battersi per ottenere una super perizia sul Dna di Ignoto 1 che, di fatto, ha portato alla incriminazione e condanna del carpentiere bergamasco.
Accolto il ricorso della difesa: si apre uno spiraglio per Bossetti?
Lo scorso 12 gennaio la Corte di Cassazione ha accolto i ricorsi della difesa di Bossetti. Ha appunto annullato con rinvio le due ordinanze con cui la Corte d’Assise di Bergamo aveva respinto come “inammissibili” le istanze dei difensori di esaminare i reperti di indagine. Tra questi, gli indumenti della giovane vittima da cui era stato estrapolato il profilo genetico del suo assassino.
Sempre la prima sezione penale della Suprema Corte, aveva evidenziato che “era emersa l’esistenza di provette contenenti 54 campioni di Dna, nonostante la sentenza della Cassazione che aveva confermato la condanna di Bossetti avesse dato atto del totale esaurimento del materiale genetico”. (Fonte Bergamonews.it)
Mercoledì 19 maggio Bossetti torna in aula
Mercoledì 19 maggio Massimo Bossetti tornerà in aula. In tale data, infatti, la Corte d’Assise di Bergamo presieduta dal giudice Donatella Nava sarà chiamata a pronunciarsi in merito all’istanza della difesa del muratore di Mapello. Bossetti sta scontando nel carcere milanese di Bollate la condanna definitiva all’ergastolo.
Tra i reperti in questione, ci sono anche 54 campioni di Dna, gli abiti, la biancheria e le scarpe indossati dalla piccola Yara quella terribile sera del 26 novembre 2010, quando trovò la morte. Fu rinvenuta cadavere, casualmente, tre mesi dopo nel campo di Chignolo d’Isola.
Il commento dell’Avvocato Claudio Salvagni
Grande è l’attesa dei difensori di Bossetti che si dicono fiduciosi in merito alla possibilità di far riaprire il caso Yara per dimostrare quella che da sempre è la loro convinzione: l’innocenza di Massimo Bossetti.
“19.5.2021. Stesso Tribunale, stessa aula… a cinque anni dalla prima sentenza della Corte d’Assise, per Massimo può iniziare il nuovo percorso che ci porterà alla revisione!”. Queste le parole dell’avvocato Claudio Salvagni su Facebook. Potrebbe interessarti anche —> Potrebbe interessarti anche —> Caso Yara, Roberta Bruzzone ‘smonta’ le speranze di Bossetti: «L’analisi dei reperti? Molto rumore per nulla … »