Vai al contenuto

Come è morto Massimo Troisi: la malattia, gli ultimi giorni sul set de “Il Postino”

20/02/2024 18:40 - Aggiornamento 20/02/2024 19:24
come è morto massimo Troisi

Sono trascorsi quasi trent’anni dalla morte di Massimo Troisi. L’attore di San Giorgio a Cremano, principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni 1970 e soprannominato «il comico dei sentimenti» o il «Pulcinella senza maschera», si è spento il 4 giugno del 1994. Un’assenza quella del brillante interprete de «Il Postino», tra i film più belli di sempre, che si fa sentire ancora oggi. Ma come è morto Massimo Troisi? Quali le cause? Leggi anche: “Buon compleanno Massimo”, stasera su Rai 3 il docufilm che celebra Troisi

come è morto massimo Troisi

Trent’anni fa moriva Massimo Troisi, il «Pulcinella senza maschera»

Luca Delgrado ha scritto un’amara verità sulla morte di Massimo Troisi: “Un vero napoletano ti saprà dire che cosa stava facendo e dove si trovava quello sciagurato pomeriggio del 4 giugno del 1994, il giorno in cui si apprese della morte di Massimo Troisi”. Effettivamente, la scomparsa dell’attore fu un tremendo choc e non soltanto per gli amanti del cinema, che vedevano in lui un degno erede di Edoardo De Filippo e Totò. Un destino beffardo l’ha strappato prematuramente alla vita: Massimo Troisi non voleva smettere, se avesse potuto, avrebbe continuato all’infinito a recitare. E ci ha provato, fino alla fine: dopo aver scoperto di stare male l’attore ha voluto comunque portare a termine Il Postino. Leggi anche: Massimo Troisi, la controfigura svela i segreti del film “Il Postino”

come è morto massimo Troisi

Come è morto Massimo Troisi: la malattia, gli ultimi giorni sul set de “Il Postino”

Massimo Troisi è morto a causa di un attacco cardiaco determinato da una malattia di cui soffriva sin da bambino. L’attore si è spento all’età di 41 anni a casa della sorella Annamaria a Ostia, soltanto 12 ore dopo aver concluso le riprese de Il Postino. Troisi, come ricostruisce «Style Corriere», soffriva di febbre reumatica, sin dalla più tenera età, che gli comportò una grave degenerazione della valvola mitrale. “Da bambino volò anche a Houston, in America, per sottoporsi a una delicata operazione al cuore, a cui seguirà una lunga degenza, ma per il suo problema al cuore non si riuscì mai a trovare una soluzione efficace”, riferisce il sito. Leggi anche: Milena Vukotic, retroscena mai svelato su Playboy: le foto

Massimo Troisi come è morto? I problemi di salute e l’infarto improvviso

Durante la scrittura de Il Postino, la salute di Troisi peggiorò rapidamente, anche per via di un nuovo intervento subito al cuore sempre in America, durante il quale l’attore ebbe anche un infarto. I medici gli proposero un trapianto, ma l’interprete si tirò indietro, determinato ad ultimare col suo cuore il film che tanto gli premeva. L’attore rivelò, infatti, in una delle ultime interviste di amare particolarmente la pellicola ambientata a Procida, al punto da considerarla parte della sua stessa vita. Le condizioni di Troisi, come dicevamo, peggiorarono giorno dopo giorno, al punto da costringerlo a farsi sostituire da una controfigura nelle scene più faticose. Il cuore dell’attore cessò di battere a riprese completate. E possiamo considerare Il Postino l’ultimo incantevole regalo di Troisi al pubblico che tanto lo amava. Leggi anche:  Luca Argentero e quel difetto che in tv non si vede

come è morto massimo Troisi

I funerali dell’attore sono stati celebrati nella Chiesa di Sant’Antonio a San Giorgio a Cremano

I funerali di Troisi sono stati celebrati nella chiesa di Sant’Antonio, il 6 giugno, a San Giorgio a Cremano e le sue spoglie sono conservate nel locale cimitero insieme a quelle della madre e del padre. Dopo la sua morte, Il postino ha ottenuto un grandissimo successo, sia in Italia sia negli Stati Uniti d’America. La pellicola è stata candidata a cinque Premi Oscar (tra i quali uno come miglior attore a Troisi, che diventò il quarto interprete di tutti i tempi a ricevere una candidatura per l’Oscar postumo). Tuttavia, dei cinque si concretizzò solo quello per la migliore colonna sonora.