Ricomincia lì da dove si era interrotto Michele Bravi, ospite a Verissimo questo pomeriggio, sabato 18 gennaio 2020. Proprio in quello studio televisivo che lo ospitò per l’ultima volta prima dell’incidente che cambiò per sempre la sua vita. Aveva registrato l’intervista con Silvia Toffanin (mai andata in onda), poi era andato a fare le prove del tour, quindi – tornando a casa – si era scontrato terribilmente in un incidente in cui perse la vita una donna. Era il 22 novembre del 2018: da allora Michele si chiuse in un silenzio durato più di un anno, interrotto solo con le prime date del tour lo scorso ottobre 2019.
Michele Bravi a “Verissimo”: le prime parole dopo il ritorno sul palco
“Ho riflettuto molto in questi giorni sulla prima parola per iniziare tutto, – ha esordito così Michele nel concerto inaugurale delle quattro date sold out al Teatro San Babila di Milano – la prima parola per ricominciare, la prima parola da dire in questo concerto. Ho pensato ad una parola strana. Così mi è venuta in mente la parola ‘nebbia’. Quando si pensa alla nebbia subito tutti reagiscono come fosse un qualcosa di negativo. Invece a casa mia c’è una cosa che si diceva ai bambini: ‘La nebbia è come avere un foglio di carta bianca, davanti agli occhi, a quel punto puoi disegnare tutto quello che vuoi un albero, una collina e aggiungere cose che non esistono’”.
“Buona nebbia a tutti!”
“Si può aggiungere l’irreale al reale. – ha proseguito dunque Bravi, rompendo il silenzio con la sua musica – Così la vita mi ha insegnato a immaginare. Mi auguro possiate immergervi nella mia nebbia – e nella mia e nella nostra immaginazione – e vedere così, anche solo per la durata di un concerto, quello che ci immaginiamo. Buona nebbia a tutti!”.