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Milano, il teatro diventa delivery, in sella come rider: «Vi portiamo a casa il nutrimento dell’anima»

06/01/2021 10:23

La creatività dell’arte si reinventa in periodo di Coronavirus: è così che il teatro diventa delivery ‘sfrecciando’ per le vie di Milano. La scure che si è abbattuta sul mondo dello spettacolo in seguito alle restrizioni della pandemia ha portato i lavoratori del settore ad ingegnarsi per sopravvivere. E se questo significa scendere in strada rendendo il teatro accessibile a tutti ben venga. Sono state le attrici Roberta Paolini e Marica Mastromarino ad inaugurare il progetto “Teatro Delivery Milano”, da un’idea dell’attore pugliese Ippolito Chiarello che ha dato vita al “Barbonaggio teatrale delivery”.

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Milano teatro delivery

Milano Teatro delivery, in giro per la città coi loro menù: lo spettacolo scende in strada

In sella alle loro biciclette, le due attrici girano tutto il giorno per la città con due grandi zaini gialli in spalla che ricordano i rider addetti alla consegna del cibo. Nutrono l’anima, però, Roberta e Marica. Consegnando a domicilio – non a casa, ma in ambienti esterni come cortili o parchi – i loro spettacoli teatrali, le due attrici propongono il loro menù a partire da 20 euro. Ma si dicono anche disponibili ad andare incontro a chi non ha le possibilità economiche, “perché – spiegano – vogliamo che il Teatro sia accessibile a tutti: è necessario, se non indispensabile, come la scuola e la sanità, come il pane. Nutre la comunità”.

Milano teatro delivery

“Esistiamo e resistiamo sperando di avvicinare le persone al teatro”

“Questo – dice Roberta Paolini spiegando a Repubblica il progetto Teatro Delivery Milanoè un modo per tornare a lavorare ma è anche un segnale: esistiamo e resistiamo, malgrado le istituzioni ci ignorino, sperando di avvicinare le persone al teatro”. Sulla loro pagina Facebook è possibile scegliere spettacoli di lunghezza variabile, ciascuno con un costo diverso. “Jerzy Grotowski – aggiunge Marica Mastromarino – ci ha insegnato il teatro povero. E, con le sale chiuse, noi riscopriamo quella grande lezione di un teatro senza palcoscenico”. >> “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”: il racconto del fondatore

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