Si è spenta a 107 anni in una casa di riposo a nord di Tel Aviv Mimi Reinhardt, la segretaria di Oskar Schindler che aiutò l’industriale tedesco a redigere le liste degli ebrei da salvare durante l’Olocausto. Nel 1944 l’imprenditore aveva saputo che i suoi dipendenti ebrei rischiavano di essere deportati nel campo di Auschwitz. Così usando le proprie conoscenze, Schindler era riuscito a trasferirli da Cracovia, dopo averli qualificati come personale specializzato, al campo di lavoro di Brunnlitz, in quello che allora era il protettorato di Boemia e Moldavia. I due hanno contribuito a salvare la vita di circa 1.300 ebrei.
Addio a Mimi Reinhardt, la segretaria di Oskar Schindler: la vera storia
“Mia nonna, così cara e così unica, è morta all’età di 107 anni. Riposa in pace”, ha scritto la nipote Nina, in un messaggio alla famiglia. Mimi Reinhardt, nata in Austria, anche lei ebrea, fu assunta da Schindler e lavorò per lui fino al 1945. Dopo la Seconda guerra mondiale, si trasferì a New York prima di decidere di andare in Israele nel 2007 per unirsi al suo unico figlio, Sacha Weitman, professore di sociologia all’Università di Tel Aviv. “Per 60 anni diceva di aver sofferto per gli incubi della guerra. Ma adesso, nella casa di riposo di Herzlya quegli incubi erano scomparsi”, riferisce il quotidiano «Israel ha-Yom». Grazie alla lista scritta da Reinhardt si stima che circa 1.300 persone sono state salvate dai campi di concentramento. La vicenda ispirò un romanzo dello scrittore austriaco Thomas Keneally, da cui è stato poi tratto il celebre film di Steven Spielberg «Schindler’s List – La lista di Schindler», che nel 1994 vinse sette premi Oscar, tra cui quello per miglior film. Leggi anche l’articolo —> Giornata della memoria: l’immagine commovente della bambina col cappotto rosso nel film “Schindler’s List”