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Miocardite post vaccino Covid, parlano gli esperti: la verità sui rischi

11/02/2022 12:20 - Aggiornamento 11/02/2022 12:24

Se ne è parlato molto, è stato forse tra gli argomenti più dibattuti da che ha preso piede la campagna vaccinale. Stiamo parlando dei possibili effetti avversi dei sieri anti Covid. Nello specifico della miocardite dopo il vaccino contro il Coronavirus. Quali sono i rischi? All’«Adnkronos Salute» alcuni esperti hanno risposto alla domanda cercando di fare chiarezza.

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Miocardite post vaccino Covid, parlano gli esperti

Tanto per cominciare definiamo in sintesi cos’è la miocardite. È un’infiammazione del muscolo cardiaco e può presentarsi in modo molto variabile e, allo stesso modo, può avere evoluzioni assai diverse fra loro: è possibile una guarigione completa. In taluni casi la miocardite sparisce in 4-6 settimane senza lasciare importanti esiti; spesso basta solamente il riposo. In caso di mancata guarigione spontanea la miocardite può però cronicizzare ed evolvere verso un quadro di cardiomiopatia dilatativa o di aritmie ventricolari croniche. Veniamo ora alle parole degli esperti sulla miocardite post vaccino Covid. “La possibilità che le vaccinazioni inneschino reazioni, neurologiche o infiammatorie, è risaputo. Ma si deve ragionare rispetto ai rischi e benefici, rispetto alla gravità di una malattia infettiva. Sappiamo che l’immunizzazione contro Covid-19 non è completamente esente dal rischio miocarditi, però anche chi si infetta può avere un rischio di sviluppare una miocardite. Il vaccino sappiamo che protegge dalla malattia e riduce questo rischio, ed ecco che la bilancia rischi-benefici pende per i vantaggi”, ha detto Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali. Sempre all’«Adnkronos Salute» l’esperto ha detto: “I dati di farmacovigilanza dell’Aifa sui vaccini anti-Covid dimostrano la bontà della vaccinazione nei soggetti giovani. C’è un vantaggio chiaro e i numeri delle reazioni avverse, comprese le miocarditi, sono bassissimi”.

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Da Andreoni a Bassetti, passando per Annamaria Staiano

“Il rischio di miocardite o di pericardite è 30 volte superiore se ci si infetta con Sars-CoV-2 rispetto alla vaccinazione. Io continuo a pensare, e lo dico anche per i bambini, che è meglio evitare l’infezione e farli vaccinare il prima possibile” contro Covid-19. Così all’«Adnkronos Salute» Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, alludendo ai recenti dati presentati dall’Aifa. “Il rischio di sviluppare una miocardite è di gran lunga superiore con l’infezione” da Sars-CoV-2 “rispetto alla vaccinazione”, ha detto Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatra (Sip). Il rapporto dell’Aifa sulla farmacovigilanza dei vaccini anti-Covid “conferma il rischio molto basso di miocarditi” post vaccino specie “nella fascia d’età sotto gli 11 anni”, ha aggiunto la pediatra. Leggi anche l’articolo —> Covid oggi 1.322 in terapia intensiva, 325 decessi e 76mila nuove infezioni

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