Matteo Salvini è stato aspramente contestato a Mondragone, comune in provincia di Caserta. Le persone convenute per il suo comizio era così infervorate che per il politico è stato impossibile tenere il discorso. Le parole del leader erano soffocate dai mille insulti che volavano per la piazza. Nonostante questo Salvini ha affermato: “Volevo parlare con le persone per bene che sono tante e non meritavano quei quattro delinquenti che evidentemente preferiscono l’illegalità e la camorra ai cittadini per bene”. L’ex ministro degli Esteri ha parlato anche di un sabotaggio organizzato dai leader degli altri partiti. La polizia locale ha scattato diverse foto alla popolazione per verificare effettivamente se tra i manifestanti ci fossero persone da controllare a stretto giro.
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Mondragrone, Matteo Salvini contestato
Il leader della Lega era giunto a Mondragone per parlare principalmente del focolaio emerso i giorni scorsi, ma a quanto pare la sua presenza non è stata affatto gradita. La contestazione è stata davvero dura: fili degli altoparlanti tagliati e più di un “sciacallo” urlato a grande voce. Gli insulti erano così tanti e così forte da impedire completamente a Salvini di fare il suo discorso. «Siamo in democrazia e non si può impedire a nessuno di parlare», ha affermato il leader. Tutto giusto nella teoria, ma in pratica il gesto di Matteo Salvini è stato un po’ sconsiderato. Andare di fianco ad un focolaio e provocare un assembramento non è stata affatto una buona idea.
Nonostante questo Salvini non vuole mollare: ”Io sono un testone e qua ci torno perché Mondragone non sono quei quattro teppisti, ma le mamme con cui ho parlato. Tornerò finché questi palazzi non torneranno normali, perché qui c’è gente che paga le tasse e non può essere messa in mezzo a questa gentaglia. E di certo per tornare non credo di dover chiedere il permesso ai centri sociali”.
Lite con Roberto Saviano
Non finisce qui perché oltre alla contestazione il leader della Lega è riuscito a “litigare” nuovamente con Roberto Saviano. Lo scrittore aveva affermato: “Salvini sarà a Mondragone. Dove può peggiorare le cose, lì va lui. Dove può acuire i contrasti, lì arriva lui. Avverte che sarà proprio in una zona vicina alle palazzine ex Cirio, dove nei giorni scorsi c’è stato un focolaio di Covid e sono seguiti scontri. Cosa farà Salvini a Mondragone, citofonerà alle palazzine ex Cirio per chiedere se per caso lì abita un positivo al virus? Qualunque cosa Salvini andrà a fare a Mondragone, non pronuncerà l’unica parola che dovrebbe pronunciare: perdonatemi”.
Salvini non si è tirato indietro e ha liquidato il tutto così: “Saviano va lasciato perdere. Lui è dello stesso tipo di quella gente lì che impedisce al prossimo di parlare”. leggi anche l’articolo —> Sea Watch 28 migranti positivi al Covid, l’allarmismo ingiustificato di ‘Libero’: «Importiamo il virus»