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Morta a 18 anni per overdose, il fidanzato: “Era il regalo che aveva chiesto per il compleanno”

13/10/2020 11:28

Il diciottesimo compleanno, la voglia di trasgredire e un finale non previsto. Questa è la storia di Maria Chiara Previtali, una studentessa di 18 anni di Amelia, in provincia di Terni, trovata morta sabato mattina nel letto del suo fidanzato per un’overdose da eroina. “Era il regalo che aveva chiesto per il suo compleanno. Per lei era la prima volta”, ha raccontato il giovane 21enne ai Carabinieri tentando in qualche modo di giustificare una tragedia non prevista.

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Morta a 18 anni per overdose

Morta a 18 anni per overdose, chi era Maria Chiara

Da quanto emerso finora, sembra che i due fidanzati avessero comprato la droga venerdì notte a Roma. L’intento era, appunto, quello di far fare alla giovane un’esperienza nuova in occasione del suo compleanno. E non è chiaro il perchè. Maria Chiara, sulla carta, era una ragazza normale: appassionata di kung fu, faceva l’istruttrice per i più piccoli. Da un po’ di tempo, però, non era più la giovane responsabile che tutti conoscevano: era diventata molto vulnerabile, e per questo aveva cercato l’aiuto di una psicologa.

Frequentava l’ultimo anno al liceo scientifico “Donatelli di Terni”. La stessa scuola, tra l’altro, di Flavio Presuttari, il 16enne trovato morto lo scorso luglio insieme all’amico Gianluca Alonzi a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti. In quell’occasione, i due ragazzi erano stati trovati morti dai genitori, nei letti delle loro camerette. Una dose di metadone, 15 euro a un tossicodipendente in cura al Serd di Terni, è stata loro fatale.

Così come lo è stato il regalo fatto a Maria Chiara. Per il procuratore capo di Terni, però, i due fatti non sarebbero collegati. Nonostante questo, ammette che c’è “un clima di tensione nel territorio che sta salendo, ma non si deve tradurre in un clima irrespirabile. C’ un territorio che si sta preoccupando. Terni e provincia hanno questa problematica. Ci aspetteremmo che tutte le autorità facciano il proprio dovere passando alla riflessione all’azione. Non possiamo parlare di droga solo in ipotesi di fatti eclatanti, è un argomento che va messo in agenda“, ha concluso.

Il fidanzato di Maria Chiara: “Era il regalo che aveva chiesto per il suo compleanno”

Aveva avvertito i genitori che non sarebbe rientrata per la notte, che avrebbe dormito dal fidanzato proprio per festeggiare il compleanno. Si è incontrata con le amiche per un aperitivo, e una volta carica di regali ha raggiunto Francesco a casa sua. Questo è tutto quello che si sa di quella notte. Ora sulla vicenda la procura di Terni ha aperto un fascicolo sul quale risulta iscritto anche il fidanzato di Maria Chiara, accusato di omissione di soccorso. Maria Chiara, infatti, forse si sarebbe potuta salvare. Bastava chiamare prima il 118. Il fidanzato Francesco, invece, ha tardato. E lei ha pagato con la vita. L’indagine coordinata dal pubblico ministero Camilla Coraggio, con i carabinieri di Amelia e i militari dell’Arma del comando provinciale di Terni, è volta a individuare inoltre chi ha ceduto la sostanza stupefacente ai ragazzi.

Ad allertare i soccorsi intorno alle 8 di mattino, infatti, è stato proprio Francesco, ma ormai era troppo tardi. “Era il regalo che aveva chiesto per il suo compleanno. Per lei era la prima volta”, ha dichiarato Francesco nel colloquio con i carabinieri durato sei ore. “Da quando stava con lui era un’altra persona, irriconoscibile. E ora me la ritrovo morta”, ha invece commentato il papà. >>Tutte le notizie di UrbanPost