Morte Annamaria Sorrentino news: clamorosa svolta nelle indagini sul misterioso decesso della ex Miss precipitata dal balcone di una villetta a Parghelia, vicino Tropea, il 16 agosto scorso durante una furiosa lite tra il marito ed altre due coppie di amici presenti in casa.
Morte Annamaria Sorrentino: adesso si indaga per omicidio preterintenzionale
La Procura di Vibo Valentia indaga infatti per omicidio preterintenzionale. Cambia, dunque, aggravandosi, l’ipotesi di reato per la quale indagano gli inquirenti. Inizialmente infatti il fascicolo era stato aperto per istigazione al suicidio, anche sulla scorta di quanto riferito da Paolo Foresta, marito della vittima, e gli altri amici presenti nella villetta al momento della tragica precipitazione. C’è anche un’altra importante novità: il marito di Annamaria sarebbe formalmente indagato. Tanta l’attesa per l’esito degli accertamenti tecnici disposti sui telefoni cellulari di tutte le persone testimoni dei fatti. Il 14 gennaio prossimo avrà luogo infatti la nomina di un consulente per gli accertamenti irripetibili sui succitati dispositivi elettronici. Nicodemo Gentile, avvocato volto noto della tv (qui l’intervistae sclusiva che UrbanPost gli ha fatto in merito al caso Annamaria Sorrentino) che rappresenta la famiglia Sorrentino, ha commentato così la notizia attraverso un post pubblico apparso sul suo profilo Facebook: «Si sgretola cosi definitivamente l’ipotesi del suicidio, versione a cui la famiglia ( con piena ragione ) non aveva mai creduto. Ulteriori elementi utili per l’accertamento dei fatti potranno arrivare dall’analisi dei telefoni».
Analisi sui telefoni: dai cellulari attesa la svolta investigativa
Annamaria Sorrentino, ex Miss Campania non udente, era partita da Napoli il 14 agosto 2019 insieme a suo marito Paolo e altre due coppie di amici, come lei non udenti. Arrivati a Parghelia, ci sarebbe stata una furibonda lite scaturita dall’aver scoperto, da parte dei rispettivi coniugi, che Annamaria e l’amico Salvatore avevano una relazione segreta. La lite immediatamente precedente la caduta dal balcone della 30enne era stata preceduta da un’altra azzuffata, violentissima, la sera prima. Diverbio sfociato in rissa che aveva indotto i vicini di casa a chiedere l’intervento dei carabinieri per sedarlo. Finora la ricostruzione dei fatti che conosciamo è quella fornita dai presenti in casa al momento della precipitazione di Annamaria, sebbene dalla prima ora le loro testimonianze siano state caratterizzate da diverse contraddizioni e punti poco chiari.
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