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Morte Maria Ungureanu, Gip archivia accusa di omicidio per Daniel Ciocan: «Infondatezza della notizia di reato»

08/06/2021 21:37 - Aggiornamento 08/06/2021 21:59

Morte Maria Ungureanu: cinque anni fa, il 19 giugno 2016, la misteriosa morte della bambina rumena di 9 anni, trovata senza vita nell’acqua della piscina di un resort in disuso a San Salvatore Telesino (Benevento).

Leggi qui l’intervista esclusiva di UrbanPost all’avvocato Fabrizio Gallo, che rappresenta il padre di Maria, Marius Ungureanu

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Maria Ungureanu non è stata uccisa: Gip archivia accuse omicidio per Daniel Ciocan

La Procura di Benevento aveva chiuso le indagini e ribaltato completamente quella che in questi anni è stata la ricostruzione dei fatti occorsi nel resort di San Salvatore Telesino, dove la piccola trovò la morte. Adesso arriva anche la decisione del Gip Vincenzo Landolfi che dà ragione alla difesa di Ciocan.

“Infondatezza della notizia di reato”, asserisce infatti il Giudice per le indagini preliminari che ha archiviato le accuse di omicidio e violenza sessuale nei confronti dell’amico di famiglia, Daniel Ciocan, insieme alla bambina nelle ore precedenti la morte. L’opposizione dei genitori è stata respinta. La procura ha accusato i fratelli Ciocan del ‘solo’ abbandono di minore. L’ipotesi di omicidio colposo viene contestata ai due titolari del resort, che secondo le accuse non avrebbero adottato le misure di sicurezza necessarie per evitare l’accesso alla piscina. (continua a leggere dopo la foto)

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«Infondatezza notizia di reato»: Ciocan accusato ‘solo’ di abbandono di minore

Il gip del Tribunale di Benevento ha dunque respinto il ricorso della famiglia Ungureanu e disposto l’archiviazione dei reati di omicidio e violenza sessuale imputati a Daniel Cicoan, e di violenza sessuale imputato a Marius Ungureanu, padre della piccola Maria. La morte della sfortunata bambina “non è da ricondurre ad un’azione omicida del Ciocan (…) Si osserva, in proposito, che i consulenti ed i periti già nominati hanno tutti concordemente escluso la configurabilità dell’omicidio”, scrive il Gip.

A sostenere dalla prima ora la tesi della morte accidentale della piccola Maria, la criminologa Ursula Franco (Leggi qui l’intervista di UrbanPost alla dottoressa Franco), che assiste l’avvocato di Ciocan, Salvatore Verrillo. 

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Il commento della criminologa Ursula Franco: «La difesa è soddisfatta»

«Soddisfatta» la difesa di Ciocan, «perché finalmente la Procura ha riconosciuto che la piccola Maria è morta in seguito a un incidente. A mio avviso a Daniel non si può contestare neanche l’abbandono di minore, né a sua sorella Cristina.».

«Daniel accompagnò la bambina a casa, la piccola cenò con i propri genitori e poi lasciò la casa senza più incontrare Daniel. Riguardo invece alla violenza sessuale, a mio avviso la soluzione del caso riguardo a questo reato è agli atti … però evidentemente la Procura la pensa diversamente.». Queste le parole della dottoressa Ursula Franco, criminologa consulente della difesa di Daniel Ciocan, a LabTv.