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Martina Rossi processo, gli imputati si difendono: «Avevamo fumato una canna, si buttò. Non ci stava con la testa»

17/02/2020 16:54 - Aggiornamento 17/02/2020 16:56

Morte Martina Rossi processo d’Appello news oggi: i due imputati 27enni di Castiglion Fibocchi (Arezzo) negano con forza di avere tentato di violentare la studentessa genovese di 20 anni, deceduta dopo essere precipitata dal balcone al sesto piano dell’hotel dove alloggiava, la notte del 3 agosto 2011, a Palma di Maiorca (Spagna).

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Martina Rossi processo, uno degli imputati si difende: «Avevamo fumato una canna, si buttò»

Estinto il primo capo d’accusa di morte come conseguenza di un altro reato, adesso i due aretini devono rispondere ‘solo’ di tentata violenza sessuale di gruppo. Oggi Alessandro Albertoni, sotto accusa insieme all’amico Luca Vanneschi, ha rilasciato dichiarazioni spontanee in aula e si è difeso strenuamente sostenendo che Martina si sarebbe volutamente buttata nel vuoto in quanto in stato confusionale per avere fatto uso di droghe. «Avevamo fumato una canna» e «Martina non sapeva dove si trovasse né cosa stesse facendo … Non ci stava di testa», ha detto Albertoni, precisando come nel momento della caduta fosse andato a chiamare le amiche della ragazza che alloggiavano nella stessa struttura perché preoccupato per le condizioni di salute di Martina.

Martina Rossi gli imputati

Morte Martina Rossi: lo sconforto dei genitori in aula

Per l’accusa, com’è noto, Martina cadde nel vuoto perché fuggiva da un presunto tentato stupro. «Il rimorso – ha detto l’imputato – è che se fossi rimasto lì non le sarebbe successo niente». Anche Vanneschi stamani 17 febbraio ha rilasciato brevi dichiarazioni spontanee davanti alla Corte per ribadire la sua innocenza. Quarto Grado, in aula per seguire l’udienza, ha così aggiornato quanto accaduto in aula: «Martina Rossi, i suoi genitori Bruno e Franca hanno ascoltato le dichiarazioni spontanee di Alessandro e Luca, i due ragazzi aretini che erano in camera con la figlia Martina, all’Hotel Santa Ana, a Palma di Maiorca, quando il 3 agosto 2011 lei cade dal terrazzo della loro stanza, la 609, in circostanze ancora da chiarire. I due si dichiarano innocenti, ma sono al banco degli imputati per tentata violenza sessuale di gruppo. Per l’accusa Martina è morta precipitando dal balcone mentre cercava di sfuggire ad una loro aggressione. Mamma Franca e papà Bruno stringono il fascicolo tra le mani con le foto scattate nel primo sopralluogo dalla polizia spagnola che aveva archiviato il caso come suicidio. Loro chiedono giustizia escludendo che Martina si possa essere tolta la vita volontariamente, “Era felicissima di partire per quella vacanza, perché mai uccidersi?”. Entro la serata è attesa la sentenza in corte d’Appello a Firenze».

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