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Viviana Parisi e Gioele non sono stati aggrediti: la Procura ne è sempre più convinta

02/11/2020 13:46 - Aggiornamento 02/11/2020 13:50

Morte Viviana Parisi: la Procura di Patti avrebbe in mano nuovi drammatici elementi che la porterebbero ad escludere categoricamente che la donna e il figlio di 4 anni siano morti accidentalmente o perché aggrediti da animali feroci nei boschi di Caronia.

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“Cose inesatte dei parenti in merito al quadro psicologico di Viviana”

Le prime anticipazioni delle consulenze sulla tragedia di Caronia da ore ormai rimbalzano da un sito all’altro. «Viviana e Gioele non sono stati aggrediti», lo ipotizzerebbe fortemente il pm sulla scorta di ciò che dicono le perizie stilate dagli esperti. Secondo la ricostruzione di chi indaga, il piccolo Gioele potrebbe essere stato soffocato dalla madre. Si tratta – lo evidenziamo – solo di una ipotesi che sarebbe attualmente al vaglio della magistratura inquirente. Il procuratore Cavallo titolare dell’inchiesta ha infatti detto: «Escluso l’omicidio della madre e l’aggressione di animali feroci. Su Viviana i parenti hanno detto cose inesatte: il quadro psicologico era grave». 

La famiglia Parisi e Mondello, com’è noto, sostiene dalla prima ora che la dj avesse, sì, avuto problemi psicologici nei mesi di marzo e aprile, durante il lockdown, ma che quando è accaduta la tragedia, ad agosto, si fosse ormai ripresa. Per i parenti di Viviana in sostanza quel 3 agosto 2020, dopo l’incidente in galleria, la donna forse in preda allo shock si sarebbe addentrata nei boschi ma mai, mai, avrebbe potuto togliere la vita al suo adorato bambino. La magistratura inquirente non è dello stesso avviso: «Ora possiamo escludere che Viviana e Gioele siano stati aggrediti da animali o da qualche persona; per la signora la morte è compatibile con il volo dal traliccio; quanto al bambino sarà più difficile arrivare a una conclusione, possiamo solo procedere scartando delle ipotesi, come quelle riconducibili a terze persone e a cani feroci».

Le conclusioni del procuratore di Patti

In isolamento perché affetto dal Covid, il procuratore Angelo Cavallo ha rotto il silenzio e per la prima volta avanzato delle ipotesi meno frammentarie di quelle dei mesi scorsi. Questo in relazione a ciò che i consulenti da lui incaricati di svolgere indagini a tutto campo hanno messo nero su bianco nelle loro relazioni. Purtroppo il tardivo ritrovamento dei corpi di madre e figlio (la donna fu trovata senza vita l’8 agosto, il corpo smembrato di Gioele addirittura il 19 agosto) impedirà agli inquirenti di chiarire gli innumerevoli punti oscuri che connotano questa tragica vicenda, in primis le esatte cause di morte del bambino.

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Viviana Parisi per la Procura si sarebbe suicidata

Del tutto infondata, dunque, per la Procura l’ipotesi caldeggiata con forza dalla famiglia di Viviana, secondo la quale animali feroci avrebbero sbranato il piccolo Gioele e la donna poi, in quanto “testimone scomoda”, sarebbe stata eliminata da qualcuno che avrebbe visto tutto. Qualcuno che con quegli animali aveva a che fare e avrebbe temuto una denuncia. Riferisce il Corriere.it, che «l’autopsia e lo studio della cinetica raccontano di una compatibilità con la caduta dall’alto. La donna non presenta segni di morsi di animali di alcun tipo né lesioni attribuibili a colpi inferti da terzi».

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Frasche sul cadavere di Viviana: la spiegazione degli inquirenti

Viviana in mano stringeva un arbusto, forse afferrato durante l’agonia. Per quanto riguarda le frasche rinvenute sul corpo della donna, che smentirebbero il decesso per precipitazione dal traliccio, gli inquirenti hanno trovato una spiegazione. Ipotizzano infatti che qualche ramoscello sia tato spostato involontariamente da chi è intervenuto sul posto il giorno del ritrovamento della donna. «In questo momento sembra prevalere l’ipotesi del suicidio», ha riferito il medico legale Elvira Ventura, che ha eseguito l’autopsia coadiuvata dalla collega Daniela Sapienza. Si attendono tuttavia ancora i risultati delle analisi tossicologiche. Potrebbe interessarti anche —> Viviana Parisi, il padre: «Le hanno rotto le gambe», zone d’ombra e dubbi