Nasce la Buona Destra di Filippo Rossi. Venerdì 3 luglio alle 11:30 in una conferenza stampa a Roma presso la terrazza Red in via Tomacelli, verrà presentato il manifesto programmatico che porterà in autunno alla nascita del movimento politico Buona Destra di Filippo Rossi. Una destra, quella di Rossi, che “non vuole morire salviniana o meloniana”, e dunque si organizza per scendere in campo.
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La Buona Destra che vuole distinguersi “dall’area estrema che oggi monopolizza la politica”
La Buona Destra di Filippo Rossi, dallo scorso autunno impegnato in un tour in tutta Italia per promuovere la nascita del movimento, che fa sul serio. Con il chiaro intento di distinguersi il più possibile “dall’area estrema che oggi monopolizza la politica italiana”, in particolare in quella che fu a suo tempo l’area politica della Destra storica. Nelle intenzioni del nuovo movimento c’è la volontà di “aggregare una nuova classe dirigente che rinneghi ogni sciatto populismo e ogni sovranismo estremista, costruire un grande movimento di destra repubblicano, europeista”.
Attorno a Rossi “di destra” che aborrono l’estremismo di Lega e Fdi
In questi mesi dopo l’uscita del libro di Rossi Dalla parte di Jekyll, attorno alla Buona Destra si e’ creato “un effervescente movimentismo spontaneo di persone che si sentono politicamente a destra ma che oggi non si ritrovano nella proposta di Lega e Fratelli d’Italia”. Persone che “aborrono gli estremismi e che esprimono forte disagio per i modi e i contenuti a cui al giorno d’oggi e’ stata ridotta la politica”.
In tutta Italia Rossi ha già incassato l’adesione di tantissimi “fondatori” (molti gli amministratori locali) pronti a dar vita ai circoli territoriali della Buona Destra. “Vogliamo spiegare che esiste una politica altra, una destra altra – spiega Rossi – capace di assumersi la responsabilità di governare i processi, complicati, in questa fase storica del nostro Paese e dell’Europa”.
“Basta con le piazzate – prosegue Rossi – con i fenomeni da baraccone, con le fake news, con lo stigmatizzare la diversità: specie nel momento della ricostruzione post Covid-19, col Paese uscito malconcio dall’emergenza, alla politica servono realismo e competenze, pensiero critico, capacità di programmare il futuro senza pensare solo al consenso, di pancia, del presente”. >> Tutte le notizie di politica italiana