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Torino, inseguono l’ambulanza e insultano i soccorritori

19/11/2020 10:27

I negazionisti Covid continuano a disturbare il lavoro dei soccorritori. Questa volta è successo a Torino. Un gruppo di persone ha inseguito un’ambulanza e ha insultato l’equipaggio, che era impegnato a soccorrere una persona.

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Negazionisti Covid

Negazionisti Covid a Torino, un nuovo attacco

Un suv di grossa cilindrata ha inseguito un’ambulanza che era in servizio per le strade di Torino. E’ successo a fine ottobre. Una paziente Covid aveva chiamato l’ambulanza e i soccorritori stavano guidando verso casa sua. Gli infermieri si sono accorti dopo pochi chilometri, che qualcuno li stava inseguendo. L’ambulanza ha dunque avvisato la centrale operativa del 118 che a sua volta ha avvertito la centrale radio della polizia.

Il suv ha raggiunto l’ambulanza fino a destinazione sotto casa del paziente. A bordo del suv c’erano due persone, due negazionisti convinti che l’ambulanza stesse girando a vuoto per la città. L’autista del suv è quindi sceso dalla vettura per attaccare gli operatori del 118. L’altra persona è rimasta nella macchina per immortalare la scena con il telefonino. Finalmente è arrivata una pattuglia e i due disturbatori sono stati allontanati per permettere ai soccorritori del 118 di portare a termine il loro intervento. La polizia in seguito ha identificato i due negazionisti.

ospedale valduce

Conseguenze del negazionismo

L’episodio è raccontato nel dettaglio nella scheda di intervento di quella notte che il personale di soccorso ha compilato e consegnato in centrale. L’episodio non è passato inosservato. Infatti la direttrice del 118, Rita Rossi e del prefetto di Torino hanno analizzato il problema. Entrambi preoccupati dell’accaduto sono intervenuti immediatamente. Inoltre si sono detti pronti, in caso si verifichino altri episodi simili di convocare un tavolo in prefettura con il 118 per discutere del problema. “Ho segnalato il fatto al nostro ufficio legale chiedendo che venisse fatta una segnalazione in procura”, spiega la dirigente del 118. Il conducente che ha interrotto il lavoro degli operatori trattenendoli sotto casa del paziente potrebbe rischiare una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Altre testimonianze della diffusione del negazionismo sono arrivate dalle corsie. “Il timore è talmente insostenibile da portare il soggetto a negare qualsiasi ragione, perfino quando si ammala”. Così ha dichiarato Roberto Ferri, presidente della Società italiana di Psicologia dell’Emergenza in un‘intervista all’Huffpost. Negli ospedali, saturi a causa della seconda ondata, alcuni pazienti non accettano la realtà del contagio, scettici di fronte al fatto che possa essere stato il virus a ridurli in quelle condizioni. >>Tutte le news