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Nicola Zingaretti: «Sull’Europa Salvini ha dato ragione al Pd, non ci siamo spostati noi»

08/02/2021 12:18 - Aggiornamento 08/02/2021 15:07

Zingaretti Salvini botta e risposta – Lunedì 8 febbraio 2021. Al via da oggi al secondo giro di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi. Al primo “round” non sono mancati colpi di scena: il più clamoroso, forse, il cambio di rotta del leader della Lega Matteo Salvini, che si è detto disposto a collaborare. «Non faccio partire esecutivo per vendetta. Io sono una persona molto pragmatica, molto concreta. Se nei prossimi mesi, e di questo abbiamo parlato con Draghi, non di storia o di geografia, si parlerà di tasse e di burocrazia, di come far ripartire i cantieri fermi e dare un po’ di respiro alle famiglie, ai commercianti e agli imprenditori, io ci sto», ha detto il senatore milanese ospite a il “Caffè della domenica” su Radio 24. Nel corso della giornata di ieri è arrivata puntuale la replica del segretario del Pd Nicola Zingaretti. 

zingaretti Salvini

Nicola Zingaretti su Salvini: «Sull’Europa ha dato ragione al Pd, non ci siamo spostati noi»

In collegamento col programma ‘In mezz’ora in più’ su RaiTre, Nicola Zingaretti, leader del Pd e governatore della Regione Lazio, ha detto la sua sulla costruzione di un nuovo esecutivo con in testa Mario Draghi. Nessuna tensione all’interno dei Dem: «La discussione congressuale sarà di tutto il Partito, il Congresso ci sarà tra due anni ma appena finita questa vicenda porrò il quesito di come andare avanti. E lo posso fare perché il Pd si è unito più di quanto non lo sia mai stato. Quella frattura ci impediva di fare politica, e tutti abbiamo fatto uno sforzo per un punto di equilibrio», ha spiegato il politico. E ancora: «In due anni è cambiato tutto, ma io l’avevo detto prima della pandemia, serve una discussione politica vera sull’identità e il profilo. Il vero successo è che lo possiamo fare, perché in questi due anni abbiamo ricostruito una speranza in Italia che si chiama Pd e che ora deve rilanciare per il futuro la propria prospettiva politica. Ora discuteremo insieme come farlo, spero solo che nessuno vorrà rimettere indietro le lancette dell’orologio, perché questo sì sarebbe battaglia politica», ha affermato il leader del Pd.

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«Noi ci fidiamo del professor Draghi»

«Nel 2018 eravamo al tramonto, marginali, nel bipolarismo M5s-Lega. Oggi con mille problemi siamo punto di riferimento anche in questo nuovo governo», ha dichiarato Zingaretti. Poi le parole sulla “giravolta” di Salvini: «Paradossalmente il problema più grande non è per noi. Perché noi valuteremo tutto sulla base delle idee e della coerenza di chi oggi è diventato europeista. Il tema è che non è detto che a un aumento dei numeri corrisponda maggiore forza e stabilità del governo. Il problema è di credibilità e stabilità dell’operazione politica. Bisognerà vedere se è un’operazione che dà un segnale di svolta. Noi ci fidiamo del professor Draghi: è lui che deve fare questa valutazione». Infine ha aggiunto: «Salvini ella maggioranza come europeista? Non c’è dubbio, è una novità. Salvini ha dato ragione al Pd, non ci siamo spostati noi. Ora si apre una fase nuova che chiederà coerenza, l’Europa non è una parola», ha concluso Zingaretti. Leggi anche l’articolo —> Governo Draghi, i possibili ministri della sua squadra: l’opzione dei “numeri due”