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No Vax in coda per il tampone, tra urla e teorie: “Oggi questo, domani il microchip. Draghi? Si è iniettato acqua”

15/10/2021 16:32

Non hanno alcuna intenzione di retrocedere. I No Vax in farmacia non ci voglio andare ma devono. E quindi si manifesta. Manifestazioni su manifestazioni nelle piazze di moltissime città italiane, proprio oggi, venerdì 15 ottobre 2021, il giorno in cui è scattato l’obbligo di Green pass per accedere al luogo di lavoro. Farmacie al collasso per il pienone di No Vax, recatisi stamane per effettuare un tampone rapido ed ottenere una certificazione che durerà qualche giorno. (Continua dopo la foto)

Code che sembrano interminabili e gli animi dei No Vax non accennano a placarsi, anzi, l’attesa risulta propizia per formulare nuove teorie del complotto. In attesa  del loro turno per effettuare il tampone, con i loro numerini in mano, i toni cominciano a scaldarsi e a farsi tesi. Tra chi sbraita contro i farmacisti, chiedendo che venga applicato uno sconto sul proprio tampone, e chi urla il proprio dissenso cercando complici tra le altre persone in fila, questo primo giorno di GP obbligatorio in tutti i settori lavorativi preannuncia già un bel disastro. (Continua dopo le foto)

No Vax in farmacia per il tampone: le teorie dei No Vax

Sicuramente non si risparmiano le testimonianze di alcuni di loro che, una volta intervistati, non hanno faticato ad esprimere alcune teorie ritenute piuttosto complottiste. Abbiamo Draghi e Mattarella che invece del vaccino si sarebbero fatti iniettare l’acqua; ma anche la buona vecchia storia del microchip, ossia che dopo il vaccino obbligatorio per i bambini, ci inoculeranno anche quello. A gran voce moltissimi oppositori della Carta verde hanno garantito che preferiranno perdere il lavoro piuttosto che vaccinarsi. Le testimonianze di farmacisti ed infermieri. Non solo No vax e le loro testimonianze, infatti vi sono anche quelle di alcuni farmacisti e di un’infermiera, che durante le manifestazioni in piazza della scorsa settimana hanno ricevuto minacce da molti oppositori. C’è anche chi si è barricato per trovare riparo proprio in farmacia, attendendo la fine delle proteste.

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