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La nuova truffa dei telefonini: 9 centesimi in bolletta ogni volta che si visitano alcuni siti

28/09/2021 12:43

Nove centesimi alla volta, per anni: la nuova truffa dei telefonini in bolletta era così ben studiata, da essere passata totalmente inosservata. Almeno fino adesso. La procura di Milano infatti ha scoperto un sistema tarato per bloccarsi a 1 euro al mese, così da non destare sospetti negli utenti. A raccontare l’inganno al pm Francesco Cajani e all’aggiunto Eugenio Fusco è stato un ingegnere ex consulente di Accenture, la società piattaforma tecnologica di Wind tra febbraio e giugno 2020 al posto della Pure Bros, a sua volta sotto indagine.

truffa telefonini

Nuova truffa telefonini, 9 centesimi per il passaggio su alcune pagine web

Funzionava così: ogni volta che si passava su determinate pagine internet, scattava la truffa dei telefonini e venivano addebitati 9 centesimi all’utente. Il tutto, però, era tarato per bloccarsi al tetto di 1 euro al mese, cosicché l’utente non potesse notare la differenza di spesa in bolletta a fine mese. E che il sistema potesse, invece, continuare a raccogliere soldi su larga scala. Le parole dell’ex ingegnere sono state fondamentali per far scattare un nuovo sequestro preventivo su ordine della gip Patrizia Nobile, e per aggiornare quanto emerso nei mesi scorsi dal sequestro a Wind di 21 milioni di euro di percentuali sui servizi attivati con modalità fraudolente da società di contenuti quali Bright Moby e Yoom tramite l’hub tecnologico Pure Bros.

Ora il sequestro preventivo blocca 204mila euro sui conti di Accenture e 109mila euro sui conti di Vetrya, società quotata in Borsa che ieri ha siglato con Open Fiber un accordo per la connettività ultraveloce. Al momento, tra l’altro, fanno parte di questa società alcune persone indagate per l’ipotesi di frode informatica. Si tratta dell’amministratore delegato Luca Tomassini, e degli ex direttori amministrativi e operativi Alessandro Prili e Simone Polverini. Come sottolinea il Corriere della Sera, poi, per gli inquirenti l’incarico nasceva già viziato da un conflitto di interessi di Vetrya. La società, infatti, avrebbe finito con il ricoprire tutti i ruoli della filiera. Sia l’hub commerciale per Wind, che il produttore di contenuti. Così come l’aggregatore di produttori di contenuti per Tim e anche il gestore del call center del settore. >> Tutte le notizie di UrbanPost

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