Cresce l’attesa per la bozza del nuovo decreto Covid di aprile 2021: dopo settimane di restrizioni e chiusure su tutto il territorio nazionale, il provvedimento allo studio del governo potrebbe prevedere graduali riaperture dopo la metà del mese. Ovviamente se i dati sanitari muoveranno nella giusta direzione. All’interno dell’esecutivo, però, è tensione tra i ministri: da una parte c’è chi, basandosi sul rapporto dell’Istituto superiore di sanità sulla diffusione delle varianti Covid vorrebbe tenere la linea dura, dall’altra chi spinge – al contrario – per allentare non appena possibile.
Nuovo decreto Covid aprile: tensione sulle riaperture
Il consiglio dei Ministri previsto per questo pomeriggio, mercoledì 31 marzo 2021, accenderà il dibattito proprio sul nuovo decreto Covid atto a regolare il periodo successivo alle festività pasquali. Al centro le riaperture – per le Regioni che abbiano dati di contagi particolarmente bassi – intorno al 20 di aprile. Sono proprio gli allentamenti ad alimentare gli scontri tra forze politiche. A quanto si apprende da fonti di governo riportate da Tgcom24, “la norma è al centro di un confronto molto acceso tra i ministri e diverse ipotesi sul funzionamento del meccanismo sarebbero state fatte e già stralciate”.
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Cosa prevede il nuovo provvedimento
Stando a quanto trapelato nelle scorse ore, il nuovo decreto Covid aprile 2021 dovrebbe comunque escludere – per tutto il mese – la zona gialla e proseguire sulla linea delle fasce arancioni e rosse. Gli allentamenti riguardanti attività come bar e ristoranti – ed in particolare la possibilità di apertura a pranzo – non dovrebbero essere automatici. Buone notizie potrebbero giungere, invece, per i concorsi della Pubblica amministrazione bloccati dall’emergenza pandemica. Il decreto, – riferisce SkyTg24 – dovrebbe prevedere per essi il via libera. Lo ha anticipato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo al Cnel.
“Il Comitato tecnico scientifico, – ha dichiarato – dopo un utile e attento processo di confronto sulla base di mie proposte, ha acconsentito di sbloccare tutti i concorsi della Pa bloccati dal Covid. Scelta che sarà contenuta nel decreto Covid” per “ridare speranza a decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di giovani. È un segnale straordinario di speranza”. Nel decreto all’esame del Cdm anche una deroga alle regole ordinarie per il concorso in magistratura che si sarebbe dovuto tenere a maggio. La disposizione sarebbe quella di svolgerlo a luglio, prima della pausa estiva, in più sedi e con una procedura semplificata che possa tenere i candidati impegnati meno ore in sede concorsuale. Tempistica e modalità saranno definiti con un successivo decreto ministeriale. >> Tutte le news