Vai al contenuto

Viaggi all’estero non vietati, gli albergatori: “Un’altra mazzata per il nostro turismo”

29/03/2021 18:15 - Aggiornamento 29/03/2021 18:18

Nuovo Dpcm viaggi all’estero non vietati e nuove chiusure in Italia anche dopo Pasqua. “Ancora una volta si considera come Cenerentola quello che è una delle principali forze trainanti dell’economia italiana, il turismo. Quanto emerso nell’ultimo Dpcm è un’altra mazzata per le nostre imprese ed uno schiaffo morale per chi opera in questo settore e da mesi lotta per non chiudere”. Il presidente Aja (Associazione Jesolana Albergatori) e coordinatore di Federalberghi Spiagge Veneto, Alberto Maschio, è adirato non solo per le restrizioni ma per le contraddizioni che favoriscono la “fuga” dall’Italia dei pochi cittadini disposti a viaggiare. (prosegue dopo la foto)

Nuovo Dpcm viaggi all'estero

Nuovo Dpcm viaggi all’estero non vietati, l’indignazione del presidente di Federalberghi: “Concorrenza sleale favorita dal nostro governo”

La notizia, rimbalzata a livello nazionale e che ha trovato la forte indignazione anche del presidente di Federalberghi nazionale, Bernabò Bocca, è che non solo non vengono vietati i viaggi di turismo all’estero, ma si consentono gli spostamenti tra regioni ed aree rosse se finalizzati a raggiungere un aeroporto da dove si deve partire per , o una nave in partenza per una crociera. E per questi viaggi basta un tampone all’andata e uno al ritorno.

“Siamo di fronte ad una concorrenza sleale – continua Maschio – peraltro perpetrata dal nostro Governo che dovrebbe, invece, tutelare il nostro turismo, gravemente in sofferenza e che sta rischiando di perdere molte aziende e migliaia di lavoratori. Se è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.

ARTICOLO | Dl sostegni, Necci (Federalberghi): “Delusi da Draghi, in migliaia falliranno”

“Nel solo Veneto il turismo genera 18 miliardi di euro di fatturato”, l’appello al ministro Garavaglia

Per dare una dimensione dell’importanza del turismo, il presidente Maschio ricorda i numeri del Veneto: “Il turismo solo nella nostra regione genera qualcosa come circa 18 miliardi di euro di fatturato, pari al 10% del Pil e il 18% dei consumi interni, ma anche e soprattutto mezzo milione di posti di lavoro. Nel settore ricettivo alberghiero, la costa veneta dà lavoro a 12mila lavoratori circa, distribuiti su 722 hotel (360 dei quali a Jesolo)”.

Si unisce al risentimento il presidente del Consorzio JesoloVenice, Luigi Pasqualinotto. “Proprio in questi giorni stiamo concludendo la prima parte del progetto di marketing e comunicazione che vedrà impegnata la città nei prossimi tre anni: ma se, dalla parte pubblica, nella fattispecie dal Governo, non si lavora per lo stesso obiettivo, ovvero tutelare il turismo di casa nostra, tutti gli sforzi che stiamo facendo, noi a Jesolo come nelle altre località e realtà turistiche, rischiamo di vanificare progettualità e risorse”.

“Faccio appello al ministro del turismo, Massimo Garavaglia – continua Maschio – affinchè intervenga quanto prima affinchè si facciano quei provvedimenti che tutelino e aiutino il turismo italiano a risollevarsi. Il premier Mario Draghi qualche giorno fa diceva di sperare di andare presto in vacanza: voglio pensare intendesse in Italia”.