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Lucia Caiazza picchiata a morte dal compagno: processo immediato, autopsia conferma orrore subito

11/12/2020 17:34 - Aggiornamento 11/12/2020 21:13

Lucia Caiazza morta a seguito di un violento pestaggio da parte del suo compagno e convivente. Vincenzo Garzia, questo il nome del presunto assassino tratto in arresto lo scorso 5 ottobre, sarà processato già il prossimo 27 gennaio. Per lui infatti è stato disposto il giudizio immediato.

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Giudizio immediato per il compagno di Lucia Caiazza, picchiata a morte

Lucia Caiazza è morta a 52 anni a Napoli, in ospedale. Ricoverata perché in preda a fortissimi dolori addominali, la vittima non aveva mai riferito alle figlie né ai medici di essere stata brutalmente picchiata dal compagno. Ma le indagini partite dopo il decesso, hanno rivelato che Garzia, 47enne di Arzano (Napoli), l’avrebbe maltrattata abitualmente. Offesa, picchiata, umiliata. Lei taceva, subiva in silenzio. L’autopsia sul suo cadavere ha rivelato l’orrore: Lucia aveva la milza spappolata. Inizialmente si era pensato che la causa del decesso fosse stata una conseguenza dell’incidente d’auto avuto dalla donna un mese prima, l’11 aprile, ma la sconvolgente verità era un’altra. Emersa però troppo tardi.

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Soprusi e violenze tra le mura domestiche

I fatti risalgono alla scorsa primavera, durante il lockdown legato all’emergenza sanitaria da Covid-19. Lucia, nonostante il parere contrario delle sue amate figlie che non nutrivano affatto fiducia nei confronti di Vincenzo, aveva deciso di vivere insieme a lui, a Casavatore, l’isolamento domiciliare. In quel contesto, ipotizzano gli inquirenti, la donna avrebbe subito soprusi e violenze. Erano i primi giorni di maggio quando la donna sarebbe stata selvaggiamente presa a calci da Garzia. Lucia è morta il 14 maggio nell’ospedale di Frattamaggiore, dopo un intervento chirurgico di asportazione della milza.

Autopsia: le prove della furia omicida sul corpo di Lucia Caiazza

L’esito dell’esame autoptico ha permesso agli inquirenti di escludere categoricamente che le lesioni interne riscontrate nel corpo della donna siano state causate dall’incidente d’auto avuto in aprile. Ecco che quindi il giorno dopo la morte di Lucia, il Gip del tribunale di Napoli nord ha disposto l’arresto di Garzia. Le ipotesi di reato a suo carico sono pesantissime. Il 47enne è infatti accusato di omicidio preterintenzionale e lesioni aggravate.

L’autopsia ha acclarato quanto subito dalla povera 52enne. Lucia sarebbe morta a causa della “rottura e lacerazione traumatica della milza” con conseguente “shock emorragico irreversibile”.  Vincenzo Garzia abbiamo avuto modo di ‘conoscerlo’ perché raggiunto e intervistato dagli inviati di Chi l’ha visto?, che avevano documentato la vicenda di Lucia in quanto caratterizzata da molte zone d’ombra. In particolare, le figlie della vittima da subito avevano manifestato perplessità su come Garzia aveva ricostruito i fatti. Chiedevano fin da subito maggiore chiarezza.

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Vincenzo Garzia rischia l’ergastolo

L’uomo davanti le telecamere si era messo sulla difensiva e aveva ribadito di non avere mai torto un capello a Lucia. “Solo baci e carezze”, aveva detto. Ma in realtà sarebbero stati calci e pugni quelli dati alla povera donna, morta dopo atroci sofferenze. Adesso Garzia sarà processato davanti alla seconda sezione delle Corte di Assise di Napoli. Rischia l’ergastolo. Potrebbe interessarti anche —> Subiva in silenzio i soprusi del convivente: Vincenzo Garzia è stato arrestato