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Marco Vannini Cassazione, inedita intercettazione ai Ciontoli: sconcertanti parole contro il cugino di Marco

06/02/2020 13:24 - Aggiornamento 06/02/2020 15:09

Omicidio Marco Vannini news a Chi l’ha visto?: incredibili, inedite, intercettazioni sono state mandate in onda mercoledì 5 febbraio durante il programma di Rai 3 condotto da Federica Sciarelli. La famiglia Ciontoli, pochi giorni dopo la morte del bagnino 20enne, commentava gli interventi in tv di Alessandro Carlini, cugino di Marco, in video (qui sotto) per chiedere verità su quanto accaduto.

Marco Vannini: omicidio volontario o colposo?

Parole sprezzanti, quelle dei Ciontoli, nei confronti del parente di Marco Vannini, accusato di essersi fatto intervistare solo a scopo di lucro. Si stenta a credere che quelle parole siano state pronunciate da chi in quei momenti avrebbe dovuto essere affranto per avere cagionato il decesso del ragazzo. Tra gli intercettati Viola Giorgini, la fidanzata di Federico Ciontoli accusata di omissione di soccorso ed assolta in primo e secondo grado. La ragazza al telefono con un’amica dice che Antonio Ciontoli è entrato in bagno con le pistole, Marco Vannini le notò e chiese di poterle vedere.

Nella intercettazione risalente a cinque giorni dopo l’omicidio di Marco, la stessa Viola commenta durante una puntata di Chi l’ha visto? il comportamento del cugino di Marco e afferma anche di aver visto Marco a terra e non nella vasca, come invece dichiarato da tutti gli imputati nella deposizione in aula. Tutti aspetti discordanti che hanno di fatto reso impossibile la ricostruzione della esatta dinamica dei fatti occorsi quella terribile sera del 17 maggio 2015, quando Marco perse la vita perché soccorso in grave ritardo dalla famiglia Ciontoli.

Famiglia Ciontoli intercettata: sconcertanti parole contro il cugino di Marco Vannini

È attesa per la serata di venerdì 7 febbraio la sentenza della Cassazione che dovrà pronunciarsi in merito ai ricorsi presentati dalla parte offesa e dagli stessi imputati: la difesa di Antonio Ciontoli, condannato in secondo grado a 5 anni di carcere per omicidio colposo dopo i 14 anni in primo grado per omicidio volontario, ha infatti chiesto una ulteriore riduzione di pena e l’assoluzione per i restanti membri della famiglia condannati a 3 anni. I Vannini chiedono invece l’annullamento della sentenza di secondo grado e la disposizione di un processo d’Appello bis che contesti agli imputati l’omicidio volontario e non colposo.

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