“Il picco del numero totale di positivi lo raggiungeremo settimana prossima secondo i miei calcoli, ma alcune regioni già ci sono arrivate e si trovano in un’iniziale fase di discesa, ossia l’Umbria e la Toscana. Si avvicinano la Lombardia e l’Abruzzo. Ma la decrescita è finora minima”. Così intervenendo all’«HuffPost» il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Dopo l’impennata dell’ultimo periodo sembrerebbe che la curva del contagio sia ora in discesa.
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Omicron picco in Italia ecco quando, Sebastiani: “Sulle scuole errore madornale del governo”
“A livello nazionale abbiamo raggiunto il picco della percentuale dei positivi ai test molecolari il 6 gennaio. Una localizzazione più precisa avverrà con i dati dei prossimi giorni. La percentuale media è in una fase di decrescita. Se le condizioni epidemiche restano invariate, la decrescita continuerà. Ma ci sono due incognite. Una è legata all’inizio dei saldi, partiti il 5: potrebbe portare cambiamenti sui dati a una settimana. L’altro, che mi preoccupa un po’ di più, sono le scuole”, ha detto Giovanni Sebastiani, fotografando l’attuale situazione epidemiologica. “Mentre i saldi sono limitati nel tempo, le scuole coinvolgono circa 8 milioni di ragazzi che si recano negli istituti ogni giorno. Se i ragazzi non sono vaccinati, studi su centinaia di Stati hanno dimostrato che riaprire la scuola porta a un aumento dell’Rt del 25%, mentre passare alla Dad lo riduce del 38%”, ha aggiunto. Per il matematico il governo Draghi ha commesso uno sbaglio sulle scuole: “L’errore madornale è stato non introdurre il Green Pass semplice anche per i liceali, perché adesso un sacco di gente di quella fascia d’età è in ospedale”.
“Prima che gli ospedali si svuotino ci sarà un aumento ulteriore”
Qualche considerazione anche sui nosocomi in affanno: “Prima che gli ospedali si svuotino ci sarà un aumento ulteriore. Adesso la crescita è lineare, ma per i decessi si sta verificando un fenomeno analogo a quello del Regno Unito, dove recentemente c’è stato un decremento dell’incidenza dei casi e un aumento dei decessi. C’è un ritardo nelle due curve. Un’anomalia è che non si è invece ancora vista un’impennata della curva degli ingressi in intensiva”, ha sottolineato Giovanni Sebastiani. A Silvia Renda dell’«HuffPost» il matematico ha fatto una previsione: “Non si può dire con certezza che l’Omicron porrà fine alla pandemia. Quello di cui sono sicuro è che tutti gli effetti cumulativi della Omicron combinati con la naturale mitigazione, per via della stagionalità, che avremo in primavera, farà sì che nella parte rimanente del 2022 avremo una qualità della vita decisamente più alta. Ma resta sulle nostre teste la spada di Damocle delle varianti”. Leggi anche l’articolo —> Palermo, arrestata infermiera per finte vaccinazioni: coinvolti due no vax