Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando indagato con altri 23 fra ex assessori, dirigenti e capi area comunali per falso nei bilanci. La notizia arriva dal quotidiano “La Repubblica”, che spiega che le indagini del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Palermo avrebbero accertato numerose irregolarità nei bilanci di quattro anni, dal 2016 al 2019. Orlando, come qualcuno ricorderà, è diventato sindaco di Palermo nel 2017, sostenuto da una coalizione formata da diverse liste civiche legate al Pd e ad Alternativa popolare.
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Palermo, il sindaco Leoluca Orlando indagato con altre 23 persone per bilanci falsi
Leoluca Orlando indagato assieme ad altre 23 persone per falso nei bilanci comunali. L’accusa contestata dalla Procura di Palermo è “falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico”. Nel provvedimento si legge: “I pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate (tenuto conto dei dati – a loro noti – degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti) così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell’atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione”.
Ad Orlando pare contestino anche una direttiva del 18 giugno 2018 “per avere in un atto pubblico facente fede fino a querela di falso… esposto dati falsi e in particolare riportato crediti da riconoscere/transigere del Comune verso le società partecipate inferiori rispetto a quelle reali”. Si parla pure di falsi debiti verso la società che gestisce il trasporto pubblico in città. Sarebbero stati “quantificati falsamente in soli 197mila euro, per l’anno 2016, a fronte di crediti della società privi di impegni di spesa pari a 8 milioni e 890mila euro”.
«È ora di votare la sfiducia», l’appello della Lega
Il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Palermo Igor Gelarda e la deputata consigliera Marianna Caronia a proposito di quanto sta accadendo hanno dichiarato: “Saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità penali del sindaco e degli altri indagati. E fino ad allora vale come per tutti la presunzione di innocenza. Ma è evidente che vi è un problema tutto politico nel momento in cui il Comune si avvia al dissesto finanziario. Ed è già da tempo in totale dissesto funzionale. Lo diciamo da tempo e torniamo a ribadirlo: è ora di votare la sfiducia”. Leggi anche l’articolo —> Brescia, donna uccisa a martellate in strada dall’ex fidanzato