Clima incandescente ad «Otto e mezzo», faccia a faccia duro tra Travaglio e Renzi in tv. Un duello che arriva al termine di una settimana di prime pagine del «Fatto Quotidiano» incentrate sull’inchiesta della Fondazione Open. «È un hackeraggio di Stato. Hanno preso il telefonino di centinaia di persone. Hanno preso illegalmente il mio conto corrente e lo hanno spiattellato in prima pagina. Ma la verità è che a Travaglio gli rode perché ho mandato a casa Conte. Lui è una vedova di Conte. È per questo che c’è questa campagna di odio contro di me», l’attacco di Matteo Renzi, che non ha risparmiato qualche stoccata anche alla padrona di casa Lilli Gruber.
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“Otto e mezzo”, scontro durissimo tra Renzi e Travaglio. Lucarelli: «È da miserabili»
L’accusa rivolta a Matteo Renzi è di aver progettato un team per colpire il M5s e i giornalisti a loro vicini: «Capite la disperazione di queste persone che su 94mila pagine di inchiesta si attaccano ad una mail di Rondolino che fa una ipotesi di scuola a cui nessuna ha dato corso. Perché noi non siamo come il Fatto, noi siamo civili», le parole del leader di Iv. L’ex premier ha poi aggiunto: «Per distruggere il M5s è bastato farli governare. Per distruggere il Fatto basta il pregiudicato Marco Travaglio. È un diffamatore seriale, ha una condanna penale e dieci civili. È il campione europeo della diffamazione. Io non voglio la fine del Fatto perché per me è un vitalizio, ha dato 50mila euro a mio padre. Il gettone che Travaglio prende qui, poi lo passa alla mia famiglia», ha asserito l’ex premier. Il direttore ha cercato di reagire: «Usa contro di me gli stessi argomenti dei galoppini di Berlusconi. Ma confonde i reati di opinione, che sono un incidente del mestiere per un giornalista, con i reati di affari che lo riguardano». Per le rime aveva detto ad inizio puntata: «Io ho avuto una multa di mille euro per aver detto una mia opinione. Renzi confonde i reati di opinioni, che sono un incidente del mestiere per un giornalista, con i reati di affari che lo riguardano…».
Dopo il duello televisivo, la partita si sposta su Twitter
Renzi, tacciato anche di aver favorito i Benetton, dopo una conferenza a pagamento, ha ribadito con forza: «La mia posizione sulle concessioni è che il governo Conte, annunciando la revoca, abbia fatto un favore ai Benetton. Quindi le accuse di Conte a me sono fortemente lesive della dignità mia oltre che della realtà». Alla fine della puntata, condotta da Lilli Gruber, in cui erano presenti Travaglio e Massimo Giannini, il tweet di Renzi: “A ‘Otto e Mezzo’ erano tre contro uno. Ma mi sono divertito perché non mi fanno certo paura loro. Ci hanno già provato ai tempi della crisi Conte Draghi. Colpo su colpo si ribatte su tutto. E la verità viene fuori. Ora buttiamoci sulla partita. Notte a tutti e grazie per il sostegno”. Non solo, sui social anche il cinguettio mordace di Selvaggia Lucarelli: “Chiamare un giornalista ‘pregiudicato’ è da miserabili. I giornalisti sono bersagliati da cause penali e civili e i direttori sono responsabili anche di errori altrui. Pure giornalisti che Renzi ritiene amici sono pregiudicati, non per questo non sono persone perbene”. Leggi anche l’articolo —> Matteo Renzi: età, peso, altezza carriera e vita privata dell’ex Presidente del Consiglio