Pierfrancesco Villaggio, il figlio minore di Paolo Villaggio ha parlato del suo rapporto con il padre. Una relazione difficile con un personaggio molto eccentrico. Pierfrancesco si sentiva quasi oscurato dalla presenza così forte del padre. L’uomo ha anche raccontato di avere avuto problemi di droga: perso in un mondo che non esisteva ha dovuto fare i conti con le difficoltà della sua vita. Il rapporto con Paolo è cambiato dopo la malattia, la voglia di ribellione si è trasformata in tenerezza.
Paolo Villaggio figlio Pierfrancesco: la droga e il difficile rapporto col padre
Il famosissimo attore italiano ha avuto due figli dal matrimonio con Maura Albites: Elisabetta e Pierfrancesco. Il secondogenito ha fatto parlare di sé qualche anno fa. Aveva rilasciato un’intervista a Vanity Fair dove sembrava che accusasse il padre per aver avuto problemi di droga. La notizia poi fu smentita dallo stesso Pierfrancesco. Fatto sta che il rapporto con il padre fu veramente complicato. “Il confronto con un artista ingombrante come mio padre mi ha inevitabilmente condizionato. Non mi sono mai sentito all’altezza ed è forse per questo che oggi mi ritengo insoddisfatto”.
Ma Pierfrancesco non ha mai attribuito al padre la colpa dei suoi momenti più bui. L’uomo infatti aveva chiarito tutto nel corso di un intervento nella trasmissione Domenica Live: “Non è stata colpa di mio padre. Ma ho sofferto un’assenza, una mancanza dei miei genitori. Mio padre era impegnato con il suo lavoro, che lo portava via. Forse ero solo più sensibile degli altri bambini, avevo bisogno di una guida e lui non c’è stato, in buona fede, ma non c’è stato.”
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L’uscita di Pierfrancesco dal tunnel della droga
“A 17 anni ho iniziato a ricorrere all’eroina – ha raccontato – . Soffrivo una situazione di disagio, mi sentivo un pesce fuor d’acqua, ero timido. Un mio amico mi ha detto se volevo provare quella polvere, lui era già tossico e io l’ho provata senza pensarci. Era il 1979. Il paradiso nascondeva l’inferno. È durato fino al 1984 e sono stato anche arrestato con del metadone”. Pierfrancesco ha ribadito più volte che la sua debolezza per la droga non è stata per colpa di suo padre. “La mia caduta nella droga non è stata certamente colpa di mio padre. Sicuramente in un certo periodo della crescita, come forse mia sorella, ho sofferto l’assenza dei miei genitori. Mio padre era molto legato al suo lavoro, era una ragione di vita, ma la mia caduta nella droga, lo ripeto, non è stata per colpa sua”.
Il rapporto difficile che avevano i due uomini ha avuto una svolta anni fa, quando il padre era malato. “La rabbia che ho nutrito per anni si è quasi trasformata in tenerezza”. Paolo morì nel 2017 per alcune complicanze dovute al diabete. In quel momento Pierfrancesco si era completamente ripreso, guarì con l’aiuto della comunità di San Patrignano.>>Tutte le notizie e i gossip