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Un partito “no green pass” con Gianluigi Paragone alla guida piace al 23% degli italiani

26/01/2022 09:37 - Aggiornamento 26/01/2022 09:43

Partito “no green pass” con Gianluigi Paragone. In questi giorni tumultuosi, tra l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, la pandemia che è ancora fuori controllo e le scelte del governo Draghi che accendono proteste in una fetta sempre più larga della popolazione, c’è chi guarda al futuro, non troppo lontano. A partire dai sondaggi ma non certo solo da questi: il green pass, con tutte le considerazioni sulle limitazioni delle libertà individuali e i danni causati all’economia reale, resta un tema cruciale e può costruire uno scenario politico nuovo. (Continua a leggere dopo la foto)

Partito "no green pass" con Gianluigi Paragone

La conferma arriva da un recente sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli. Al centro, appunto, il movimento di opinione “no green pass” che ha da tempo un suo mentore politico. Parliamo del senatore Gianluigi Paragone che prosegue da mesi con grande intensità la sua battaglia contro le scelte del governo Draghi sulla pandemia. Bene, a domanda secca, “Se nascesse un partito no green pass guidato da Gianluigi Paragone, saresti propenso a votarlo”, ben il 23% degli elettori italiani oggi risponde “sì” o “probabilmente sì”.

Partito “no green pass” con Gianluigi Paragone: vale il 23% e pesca a mani basse dal bacino elettorale di 5S e centrodestra

Il sondaggio è stato realizzato dall’Istituto Piepoli a gennaio 2022, con il metodo delle interviste Cati/Cawi (503 totali) su un campione rappresentativo della popolazione italiana (nell’immagine qui sotto la nota metodologica, ndr). Sono numeri importanti, di cui è impossibile non tenere conto e che aprono di fatto uno scenario politico nuovo. Anche solo a considerare i “certamente sì”, arriviamo all’11%: una percentuale che è vicina a quella assegnata dagli ultimi sondaggi al Movimento 5 Stelle e decisamente più alta di quella attribuita a Forza Italia. Una “botta” insomma. Se si votasse oggi ma anche tra due mesi, scenario tutt’altro che impossibile, ne vedremo delle belle.

Entrando ancor di più nel merito dei numeri, scopriamo che la propensione a votare un partito “no green pass” guidato da Gianluigi Paragone sale addirittura al 30% tra gli attuali elettori del centrodestra, mentre è al 25% tra quelli del Movimento 5 Stelle. Numeri che certamente non passeranno inosservati nelle segreterie dei partiti, soprattutto in un passaggio delicato come questo dove il rischio di una crisi di governo e di un ritorno alle urne in primavera non è del tutto escluso.

Gianluigi Paragone positivo: “Ho rifiutato di votare per il Quirinale, non è corretto”

I partiti che sostengono Draghi temono le elezioni anticipate e faranno di tutto per evitarle

Ma andrà davvero così, cioè ci saranno elezioni anticipate? Lo stesso Gianluigi Paragone ci fornisce un indizio chiaro, quando parla delle forze politiche che “stanno apparecchiando” per Draghi al Quirinale. E per un suo sostituto, politico, a Palazzo Chigi. E’ evidente che cercheranno, dal Pd alla Lega ma soprattutto ai 5 Stelle, di evitare il più possibile le urne. Perché la mazzata è dietro la porta, soprattutto per chi ha sostenuto le misure più “liberticide” dell’attuale esecutivo.

Questo sondaggio sulla forza dell’area “no green pass” ne fotografa solo una parte: siamo sicuri che il malcontento tra gli elettori sia molto più ampio e che cerchi solo un guida per essere incanalato, una vera alternativa al “pensiero unico” che sta affossando lentamente il Paese.