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Sicurezza sul lavoro, ecco da quando sarà obbligatoria la patente a punti per le aziende

01/03/2024 18:15
patente a punti aziende cos'è

Magari basterebbe osservare le più elementari misure di sicurezza, come anche usare conglomerati edili di maggiore qualità, ma un deterrente alle tragedie sul lavoro, le cosiddette morti bianche, è evidentemente necessario. Dopo il drammatico crollo di Firenze, in cui hanno perso la vita a cinque operai, il governo ha pensato di introdurre la patente a punti per le aziende edili, nonché per i lavoratori autonomi. Vediamo da quando entrerà in vigore la controversa riforma (assai controversa, come vedremo) e come funzionerà la “patente” delle aziende. (Continua a leggere dopo la foto)
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Da quando entrerà in vigore la patente per le aziende?

Arriva dal primo ottobre 2024 la “Patente a punti per la sicurezza sul lavoro“, lo prevede la bozza del Decreto Pnrr e lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Marina Calderone. Secondo le disposizioni del Decreto, la patente è dotata di un punteggio iniziale di 30 crediti e consente alle imprese e ai lavoratori autonomi di operare nei cantieri temporanei o mobili, purché detengano almeno 15 crediti. La patente sarà obbligatoria per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri edili temporanei o mobili. Il rilascio sarà effettuato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che nel 2023 ha riscontrato un tasso di irregolarità del 74% negli oltre 100mila cantieri che ha controllato. La perdita totale dei punti comporterebbe conseguenze per l’azienda, inclusa la chiusura immediata del cantiere e l’esclusione da future gare d’appalto o finanziamenti pubblici per 24 mesi. (Continua a leggere dopo la foto)
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I punti della patente e le sanzioni previste

Sicché, se nel cantiere morisse un operaio, e facciamo gli scongiuri, l’impresa si vedrà togliere 20 punti dalla patente che da ottobre dovrà avere per svolgere la sua attività. E poiché di crediti in questa pagella bisogna averne almeno 15, è previsto il blocco di ogni ulteriore attività. Ma la sospensione, fino a un anno, è eventuale e, inoltre, con un corso di formazione sulla sicurezza l’azienda potrà recuperare 5 punti e così riavere i requisiti minimi. Le imprese e i lavoratori autonomi privi di questa patente o con un numero di crediti inferiore a 15 saranno soggetti a sanzioni amministrative significative, che vanno da 6.000 a 12.000 euro. Questo meccanismo ricorda da vicino il sistema della patente a punti per la guida, con la possibilità di perdere crediti in caso di violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sindacati divisi

Si dividono intanto le posizioni dei sindacati dopo l’incontro con il governo, come riporta l’Ansa: “Siamo molto lontani da quello che abbiamo chiesto. Le risposte avute oggi non sono adeguate e abbiamo intenzione di proseguire, sotto tutte le forme possibili, con la mobilitazione”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Secondo il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dall’incontro sono uscite “Parziali risposte” ed “in un clima che non è quello che ci dovrebbe esserci quando si parla di morti sul lavoro”. “Non ci siamo”. “Troppa timidezza”, e “non c’è una copertura economica chiara”. Invece, secondo il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, si è trattato di “Un incontro positivo e apprezzabile, in cui il governo ha illustrato alcuni elementi che caratterizzeranno il prossimo Decreto Sicurezza aprendo al contributo del sindacato per miglioramenti e integrazioni”.


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