Perché si festeggia il 2 giugno? C’è un motivo preciso. Ripercorriamo insieme la storia dietro la festa della Repubblica. Proprio tra il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne nel nostro paese il referendum con cui gli Italiani, dopo 85 anni di Regno della dinastia dei Savoia (di cui venti di dittatura fascista), optarono per la Repubblica costituzionale, mettendo fine alla monarchia.
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Perché la Festa della Repubblica si celebra il 2 giugno? La storia dietro la ricorrenza
Il 2 giugno di ogni anno festeggiamo la nascita della Repubblica Italiana. La scelta di questa giornata non è casuale: si ricorda, infatti, il referendum del 1946 che dopo la Seconda Guerra Mondiale ha abolito la monarchia e la nascita della Repubblica. La festa però non è stata sempre il 2 giugno. Nel 1977, con la legge numero 54 del 5 marzo, la ricorrenza era stata spostata alla prima domenica di giugno. Nel 2001, invece, con la legge numero 336 del 20 novembre 2000, la festività del 2 giugno è stata reintrodotta. La festa del 2 giugno è ricca di grandi iniziative e cerimonie ufficiali. Dal 1948, in via dei Fori Imperiali, a Roma, si svolge una sfilata militare in onore della Repubblica. Negli ultimi anni però la parata è stata semplificata, proprio per ridurre i costi.
Ma non solo: ad esempio i mezzi corazzati non sfilano più perché con le loro vibrazioni mettevano a rischio i monumenti antichi. Uno dei momenti più belli certamente quello delle Frecce Tricolori, come pure la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto, che richiama i caduti in guerra che non sono mai stati riconosciuti. Nel pomeriggio vengono aperti al pubblico i giardini del palazzo del Quirinale, dove si esibiscono le bande dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.
Come è cambiato l’evento ai tempi del Covid?
Ma come è cambiata la festa del 2 giugno ai tempi del Covid? Il volto della ricorrenza è ovviamente diverso oggi per via dell’emergenza sanitaria. Come accaduto lo scorso anno non ci saranno sfilate davanti alla folla e le cerimonie saranno ridotte. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, infatti, dopo aver deposto la corona commemorativa sull’Altare della Patria, non assisterà alla parata militare. Confermato nel pomeriggio anche il concerto aperto al pubblico dei complessi bandistici dei corpi militari e della polizia presso i Giardini del Quirinale. I posti saranno ridotti e i partecipanti dovranno rispettate le regole anti Coronavirus. Leggi anche l’articolo —> Perché si festeggia oggi la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia