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Perché si dice Pesce d’Aprile? Il significato e l’origine della tradizione

31/03/2022 16:22 - Aggiornamento 31/03/2022 16:26

Perché si dice “pesce d’aprile”? Cosa si cela dietro? Si tratta di una tradizione, seguita in diversi paesi del mondo, che consiste nella realizzazione di scherzi da mettere in atto il 1º aprile. Gli scherzi possono essere di varia natura, anche molto sofisticati e hanno sostanzialmente lo scopo farsi beffa delle “vittime”. La tradizione ha caratteristiche affini a quelle di alcune festività quali l’Hilaria dell’antica Roma, celebrata il 25 marzo, e l’Holi induista. Tutte e due ricorrenze legate all’equinozio di primavera. Ma scopriamo da dove nasce, le sue origini.

pesce aprile

Perché si dice Pesce d’Aprile? Il significato e l’origine della tradizione

Le origini del pesce d’aprile non sono note, a riguardo però ci sono diverse teorie. Una delle più remote riguarderebbe il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, che avrebbe liberato miracolosamente un papa soffocato in gola da una lisca. Per gratitudine il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce. Un’altra teoria colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. In origine, prima dell’adozione del calendario gregoriano nel 1582, in Europa era usanza celebrare il Capodanno tra il 25 marzo e il 1º aprile, occasione in cui venivano scambiati pacchi dono. La riforma di papa Gregorio XIII spostò la festività indietro al 1º gennaio, motivo per cui sembra sia nata la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile, volendo scherzosamente simboleggiare la festività ormai obsoleta. Il nome dato alla bizzarra usanza fu poisson d’Avril, per l’appunto “pesce d’aprile”.

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I pesci abboccano come le vittime degli scherzi

Un’altra tesi vede protagoniste le prime pesche primaverili del passato. Spesso succedeva che i pescatori, non trovando pesci sui fondali nei primi giorni di aprile, tornassero in porto a mani vuote e per questo motivo erano oggetto di scherno da parte dei compaesani. Qualcuno fa risalire la ricorrenza all’età classica, al mito di Proserpina. In Italia l’usanza dell’1 aprile è recente: risale agli anni tra il 1860 e il 1880. La prima città ad accogliere l’abitudine è stata Genova, dove la passione per gli scherzi d’aprile sbarcò nel suo porto. E il nome? Presto detto. I pesci abboccano facilmente all’amo. Come le vittime delle burle “abboccano” facilmente alla presa in giro. Leggi anche l’articolo —> Pesce d’aprile: ecco gli scherzi più eclatanti della storia

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