Ritardi nella produzione del vaccino Pfizer. L’azienda farmaceutica americana Pfizer ha avvertito che dalla prossima settimana ci sarà una diminuzione delle dosi di vaccino consegnate in Europa. L’azienda ha spiegato che il ritardo, tra fine gennaio e inizio febbraio, è necessario per apportare migliorie ai sistemi produttivi.
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Vaccinio Pfizer: ritardi tra gennaio e febbraio
Pfizer ha annunciato che il calendario delle distribuzioni delle dosi di vaccino dovrà subire ritardi. A darne la notizia è stato l’Istituto norvegese di sanità pubblica, il quale ha specificato che, per il paese scandinavo, la riduzione sarà del 17,8 percento. La Norvegia – Paese extra Ue – ottiene i vaccini per mezzo della Svezia, che acquista dosi in eccesso per venderle al Paese confinante. Tuttavia Pfizer non ha ancora comunicato di quale entità sarà il calo della distribuzione nel resto dei Paesi UE.
Vaccini Pfizer: da 1,3 a 2 miliardi all’anno
In ogni caso, una lieve diminuzione delle distribuzioni nel prossimo mese non pare una notizia preoccupante, in quanto questa, dice Pfizer, sarà seguita da una produzione più intensa. Lo scopo dell’agenzia americana, infatti, è di aumentare la sua capacità produttiva da 1,3 miliardi di dosi all’anno a 2 miliardi. “Pfizer lavora più duramente possibile per consegnare più dosi di quelle che inizialmente erano state previste per quest’anno e che in base al nuovo obiettivo saranno di 2 miliardi”, ha indicato il gruppo Pfizer in un messaggio inviato all’agenzia di stampa francese. Nello specifico, l’azienda apporterà modifiche alla struttura produttiva, che avranno come conseguenza dei ritardi degli ordini e delle consegne nella fabbrica di Puurs in Belgio. Tuttavia, come anticipato, il rallentamento sarà seguito da un’accelerazione: “Anche se questo avrà un impatto temporaneo sulle spedizioni da fine gennaio all’inizio di febbraio”, ha comunicato Pfizer in una nota, “fornirà un aumento significativo delle dosi disponibili per i pazienti a fine febbraio e marzo”.
Utilizzabili anche dosi Moderna
Intanto in Italia cominceranno tra domenica e lunedì in varie regioni le somministrazioni del richiamo dei primi vaccinati il 27 dicembre. In varie strutture le dosi a disposizione sono in esaurimento le dosi per le prime somministrazioni e, per i richiami già programmati, si utilizza attualmente la riserva del 30%. Se sarà necessario – riferiscono alcuni medici – saranno utilizzati per il richiamo anche le dosi distribuite da Moderna, compatibili con Pfizer. >> Tutte le news