Vai al contenuto

Piemonte verso la zona rossa, Cirio: «L’indice Rt è salito a 1.41», le altre regioni a rischio

11/03/2021 14:57 - Aggiornamento 11/03/2021 15:02

Piemonte zona rossa a rischio, ma non solo. Per molte regioni si prospetta un cambio di colore per via dell’aumento dei contagi Covid e della diffusione delle varianti. Tra queste ci sarebbero il già citato Piemonte, ma anche il Veneto e la Lombardia. Il Lazio in netto peggioramento da un punto di vista epidemiologico: dovrebbe passare da zona gialla ad arancione. Maggiori certezze si avranno a seguito della diffusione del monitoraggio dell’Iss, prevista come di consueto, domani.

leggi anche l’articolo —> Che cos’è il Priapismo, cause e trattamento: un nuovo sintomo del Covid?

piemonte Zona rossa

Piemonte verso la zona rossa, Cirio: «L’indice Rt è salito a 1.41», le altre regioni a rischio

«L’indice Rt in Piemonte è salito a 1.41. Non abbiamo ancora il report, ma da Roma l’Iss ci ha anticipato il dato». A riferirlo è stato questa mattina, giovedì 11 marzo, il presidente della Regione Alberto Cirio, a margine della tappa nella Camera di commercio di Cuneo del tour di ascolto e condivisone del territorio sulla programmazione dei fondi europei 2021-2027 e sul Recovery Plan. La Regione si appresta a diventare zona rossa: a preoccupare soprattutto la pressione a cui sono sottoposti gli ospedali, che hanno dovuto imporre al momento uno stop ai ricoveri di pazienti con altre patologie. E sono stati gli stessi medici, ieri, a chiedere l’istituzione immediata della zona rossa con l’impiego di misure assai più stringenti.

piemonte Zona rossa

Qual è la situazione epidemiologica

In affanno anche Veneto e Lombardia. I dati peggiorano anche in Veneto, dove il presidente Luca Zaia ha detto che la regione da lui «sul filo del rasoio tra arancione e rosso». Il Veneto registra oggi 1.677 i nuovi contagi e altri 22 morti, con un tasso di positività al 3,90%. Per il governatore la speranza è che la regione “resti in zona arancione”. Non ha taciuto però l’ansia per l’aumento dei pazienti ricoverati per Covid: «Oggi siamo al 14% di coefficiente di riempimento dell’area non critica e del 12% nelle terapie intensive». Non dissimile la situazione della Lombardia: «Domani abbiamo una riunione con governo ma noi stiamo aspettando dalla cabina di regia i nostri dati per capire in che condizione ci troveremo. Lo dico chiaramente: ora noi stiamo soffrendo e c’è una tensione ospedaliera importante, con una diffusione più rapida rispetto alle altre ondate», ha detto il presidente Attilio Fontana. Leggi anche l’articolo —> Picco di contagi previsto a fine marzo, Andreoni: “Rischiamo 40mila casi al giorno”