«Natale? Io e mia moglie ceneremo da soli con sul tavolo un tablet e il resto della famiglia collegata via Skype», così Piero Angela in un’intervista concessa a “Repubblica”. «Dopo medici e infermieri dovrebbe toccare ai vecchietti, categoria nella quale rientriamo io e mia moglie. Ci vaccineremo appena possibile, sperando che funzioni», ha affermato il conduttore e giornalista, che confida nella scienza da sempre. «Sono stati realizzati da case farmaceutiche importanti, che hanno realizzato in passato medicine utilissime nel curare le malattie. È vero che business is business, ma non si esporrebbero mai al rischio di risarcimenti miliardari in caso di reazioni avverse molto gravi. Inoltre, i vaccini saranno approvati dalle agenzie del farmaco, prima fra tutte l’americana Food and drug administration, una istituzione molto seria che non dà il via libera a un medicinale senza avere prove solidissime della sua efficacia», ha spiegato il divulgatore scientifico.
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Piero Angela: «Io e mia moglie a Natale saremo soli. Mi vaccinerò, è sicuro e vi spiego perché»
«Abbiamo ormai capito che il coronavirus è estremamente contagioso: appena si abbassa la guardia il contagio nella popolazione torna ad aumentare. Perché questo meccanismo si arresti è necessario raggiungere l’immunità di gregge, con il 70% delle persone refrattarie al virus. Ecco perché tutti dovrebbero vaccinarsi», ha dichiarato Piero Angela, che compirà 93 anni tra pochi giorni. E a chi non vuole vaccinarsi perché magari ha paura il conduttore si sente di dire: «Capisco la loro paura, ma penso che dovrebbero temere più la malattia che il vaccino. Lo dicono i numeri: 60mila morti. L’alternativa è non vaccinarsi e lasciare che il virus circoli sempre più, aumentando la sua forza e quindi anche il rischio di ammalarsi».
Quando inizieranno le vaccinazioni in Italia? Le parole del commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri
Quando inizieranno le vaccinazioni in Italia? Il commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri in conferenza stampa ha dichiarato: «Stiamo lavorando perché, con una complicata organizzazione logistica, possa esserci un inizio nella somministrazione del vaccino in tutte le regioni italiane, un inizio simultaneo» e in un giorno simbolico, il «vaccine Day europeo, il 27 dicembre». Nello specifico: «i primi italiani a vaccinarsi saranno i medici, il personale che lavora negli ospedali, personale e ospiti nelle Rsa. È la scelta più giusta e coerente con la storia triste di questa emergenza. Sono le persone che hanno una maggiore esposizione al contagio». Leggi anche l’articolo —> Piero Angela, Coronavirus: «Un mio caro amico è morto, l’ho rivisto in un barattolo con una targhetta…»