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Plasma iperimmune non funziona: “Stessa mortalità tra i malati di Coronavirus”

10/09/2020 13:35 - Aggiornamento 10/09/2020 13:38

La cura con il plasma iperimmune dei malati di Coronavirus non funziona. A riportare la notizia “TPI”, che cita uno studio scientifico condotto dall’Indian Council of Medical Research (ICMR) e pubblicato su Medrxiv. Come scrive nel lungo articolo il giornalista Carmelo Leo la sperimentazione, fortemente sponsorizzata in Italia dal dottor Giuseppe De Donno, non ha sortito gli effetti sperati. Secondo gli scienziati il plasma iperimmune non ha effetti decisivi sul decorso del Covid-19. In più esso non riduce la mortalità dovuta alla pandemia.

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Plasma iperimmune non funziona: “Stessa mortalità tra i malati di Coronavirus”

Niente da fare, la cura con il plasma iperimmune dei malati di Coronavirus non funziona. In uno studio portato avanti dall’Indian Council of Medical Research (ICMR) per valutare i benefici della somministrazione del plasma dei guariti sui pazienti affetti da SarsCov2 si conclude che «la CP non è stata associata alla riduzione della mortalità o della progressione a Covid-19 grave». Dai risultati emerge che la mortalità tra i partecipanti è stata rispettivamente del 13,6 per cento con la cura con il plasma e del 14,6 per cento senza. La malattia è progredita, divenendo via via più grave, nel 7,2 per cento dei pazienti che hanno ricevuto il plasma dei guariti e nel 7,4 per cento nei restanti.

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In cosa consiste lo studio: come è stato organizzato

Lo studio che prende il nome di Placid, è il più grande al mondo: ha coinvolto ben 464 partecipanti di 39 ospedali, sia pubblici che privati in 14 stati e territori in India. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: il primo, composto da 235 persone, che hanno ricevuto due dosi di plasma con un intervallo di un giorno l’una dall’altra; il secondo, invece, composto da 229 partecipanti, che hanno ricevuto il “miglior standard di cura”, senza plasma. «I risultati dello studio Placid indicano che non vi era alcuna differenza nella mortalità a 28 giorni o nella progressione verso la malattia grave tra i pazienti Covid-19 moderatamente malati trattati con CP (plasma) insieme a BSC rispetto al solo BSC (senza plasma)», questo è quanto emerge dal rapporto pubblicato su Medrxiv. Leggi anche l’articolo —> Covid-19, il bollettino di oggi: 1.434 nuovi casi e 14 morti