I portici di Bologna sono stati nominati patrimonio dell’Unesco. È accaduto proprio nella giornata di ieri, mercoledì 28 luglio 2021, a sei anni esatti dalla candidatura ricevuta nel 2015. Infatti, nonostante i numerosi blocchi e gli stand by, la città di Bologna non ha mai smesso di sperare per questo riconoscimento. (Continua a leggere dopo la foto)
I portici di Bologna, su 62 chilometri solo 12 tratti sono stati premiati
I portici del capoluogo emiliano percorrono l’intera città per ben 62 chilometri e non hanno nessun rivale in Italia e nel mondo. I portici si snodano all’interno della città in lungo e in largo. Riparano dal caldo in estate e dalle piogge in inverno. Sono luogo di incontro per gli studenti dell’università e per i turisti. Solo 12 tratti, però, sono stati premiati dall’Unesco. La scelta è quella di premiare i più ‘caratteristici’. E quali sono questi tratti ‘caratteristici’? Ci sono piazza Santo Stefano, i portici di via Zamboni, quelli di Strada Maggiore, l’edificio porticato del MamBo, i portici di Piazza Cavour e via Farini. E poi ancora il portico di San Luca, i portici di Pavaglione e piazza Maggiore, la strada porticata di Santa Caterina, l’edificio porticato del quartiere Barca, il portico della Certosa, i portici del Baraccano e la strada porticata di Galliera.
Una storia lunga secoli
Il portico più alto di Bologna risale al 1293 e sfiora i dieci metri di altezza. La storia dei portici di Bologna risale al Tardo Medioevo, quando, per far fronte alla crescita demografica, si decise di aumentare le dimensioni della abitazioni. Per poter reggere il peso delle strutture, si decise di costruire delle colonne esterne che fungessero da perno. È proprio qui che nascono i primi portici in legno bolognesi, antenati degli attuali portici in pietra.
La gioia del sindaco Merola e del presidente della Regione Bonaccini
Il sindaco di Bologna e il presidente della Regione Bonaccini hanno espresso la loro felicità non appena ricevuta la notizia. Si tratta di un riconoscimento internazionale che rende omaggio ad uno dei simboli più caratteristici della città di Bologna. Il sindaco Merola si dice soddisfatto e su Twitter scrive: “Orgogliosi di essere Bolognesi, è un grande onore e una grande responsabilità”. Bonaccini, sui social, festeggia l’avvenuto con un post pieno di soddisfazione e allegria. Anche il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Umbertini, è fiero e soddisfatto del risultato raggiunto e sottolinea quanto i portici di Bologna non siano solamente simbolo culturale della città, ma luogo di scambio e interazione.