Protesta ristoratori in Toscana. I manifestanti hanno bloccato l’A1 vicino all’uscita di Incisa (Firenze)stamattina, 19 aprile 2021. A protestare sono i ristoratori, le vittime più colpite dalla crisi economica. Alla luce delle nuove decisioni promosse dal Governo lo scorso venerdì, i ristoratori hanno iniziato una protesta. Si tratta di lavoratori che hanno subito gravi perdite finanziarie a causa delle misure restrittive e adesso vogliono riaprire ma non con i criteri del Governo. Vogliono avere la possibilità di esercitare al loro professione e garantire un servizio all’aperto e al chiuso, oltre che evitare il coprifuoco.
Protesta ristoratori Firenze oggi: A1 bloccata
I ristoratori toscani continuano a protestare e da questa mattina stanno bloccando l’autostrada A1 tra Incisa e Valdarno in direzione Roma. L’iniziativa ha come promotore il gruppo di associazioni che fa capo a TNI (Tutela nazionale Imprese). I ristoratori che hanno bloccato l’autostrada arrivano da varie parti d’Italia. Sono lavoratori che non hanno accettato le mosse del governo. Il leader della protesta Pasquale Naccari ha giudicato ingiuste le decisioni di venerdì scorso della cabina di regia. “Quelli che hanno lo spazio all’aperto possono riaprire, mentre quelli che non hanno spazi all’aperto no, questo non è affatto giusto”.
Attualmente l’autostrada A1 all’altezza del casello di Incisa è bloccata in entrambe le direzioni dai ristoratori che protestano. Il traffico è fermo. Un automobilista voleva forzare il blocco e ha accidentalmente investito due manifestanti. I due attualmente non sono in gravi condizioni.
ARTICOLO | Report anticipazioni 19 aprile 2021: dal pericolo varianti al caso Lombardia
ARTICOLO | “Isola”, Brando Giorgi è stato operato: le prime parole dopo l’intervento
Protesta ristoratori: chiedono di lavorare
“Ristori per tutti, no al coprifuoco, vogliamo l’apertura il 25 aprile a pranzo e a cena sia dentro che fuori i locali. Non vogliamo il distanziamento di due metri, non vogliamo il pagamento solo con il Pos. Vogliamo tavoli anche per i frequentatori abituali, non più solo congiunti. Richiediamo i voucher emergenziali, chiediamo l’esonero della richiesta del Durc, moratoria legge Bersani fino al 2023, no al pass vaccinale, abolizione tetto del 30% per gli indennizzi”. Queste le richieste dei ristoratori, ancora una volta limitati dalle decisioni del Governo.
C’è anche Ermes Ferrari, il ristoratore modenese che a Roma il 6 aprile era vestito da sciamano come Jake Angeli a Capitol Hill. “Non ne possiamo veramente più. Dovete farci riaprire, perché veramente questo è un disegno criminale per far saltare la spina dorsale delle partite Iva italiane. Non è vero che siamo evasori, perché noi siamo la dorsale dell’Italia”.>>Tutte le notizie