Quali paesi hanno il Green Pass? È sorprendente vedere come il modello Italia, aspramente criticato da noi, sia stato seguito a stretto giro dal resto d’Europa. Nel vecchio continente, visto l’aumento significativo dei contagi da Covid-19, la certificazione verde si sta diffondendo. Anche se in forme diverse. Tutte però fanno capo all’originale, al prototipo messo a punto dal presidente del Consiglio Mario Draghi, che l’ha esteso anche sul posto di lavoro. Uno strumento pensato per non finire in lockdown e tenere aperte le attività al fine di non bloccare la ripresa economica, ma anche un mezzo per spingere più persone possibili ad immunizzarsi. Sicuro che basti? È di stamani la notizia che l’Austria, col virus fuori controllo, ha imposto il lockdown per tutti e l’obbligo vaccinale a partire dal 1° febbraio. E si tratta del primo Paese dell’Ue. Resterà l’unico?
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Quali paesi hanno il Green Pass? Restrizioni in aumento: si segue il modello Italia
La prima nazione europea ad istituire il Green pass è stata la Francia. Inizialmente la decisione assunta dal governo Macron riguardava soltanto ristoranti e trasporti. Una scelta dello scorso luglio giudicata aspramente, ma che fece balzare di colpo il numero dei vaccinati. Oggi il certificato verde è stato esteso ai dipendenti di cinema, musei, palestre, ristoranti, centri commerciali, oltre che sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza. A metà novembre la proposta di abrogarlo è stata respinta con fermezza dal ministro della Salute Olivier Véran, che ha rivendicato: «Con il certificato obbligatorio il tasso di vaccinazioni è aumentato: è stata la scelta giusta». Il Green Pass è stato adottato come strumento anche in Germania, dove occorre per frequentare locali pubblici e privati comprese le discoteche, ma non è obbligatorio sul lavoro. Tanto Macron quanto la Merkel hanno imposto l’obbligo vaccinale per i sanitari. In Spagna nessuna obbligatorietà, ma la certificazione può essere richiesta dai datori di lavoro e a livello regionale per alcune attività.
Elementi di novità sulla validità dei certificati di vaccinazione Covid, l’annuncio dal portavoce della Commissione UE
La Grecia ha istituito da settembre il Green pass obbligatorio per bar e ristoranti, treni a lunga percorrenza e teatri. Chi lavora è costretto ad un doppio tampone a proprie spese. Anche qui c’è l’obbligo per il personale sanitario. In Norvegia e Svezia al momento le restrizioni riguardano soltanto alcune attività. Diversa la situazione nell’est dell’Europa: la Romania, penultimo paese d’Ue per vaccinazioni, ha introdotto il coprifuoco. La Slovacchia, stando agli ultimi aggiornamenti, imporrà «un lockdown ai non vaccinati». Vista l’impennata dei contagi «la Commissione Ue sta preparando un aggiornamento sulla raccomandazione sulla libertà di movimento e questo includerà elementi sulla validità dei certificati di vaccinazione Covid». Ad annunciarlo Christian Wigand, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa. Tutto per garantire spostamenti sicuri nel vecchio continente. La causa della risalita della curva, che sta colpendo specialmente l’Austria e i Paesi dell’est Europa, è da ricondurre al basso numero di inoculazioni, come ha spiegato un altro portavoce, Stefan de Keersmaecker: «L’aumento dei contagi è principalmente causato dal contagio di persone non vaccinate. Il messaggio resta chiaro: vaccinatevi, vaccinatevi, vaccinatevi». Leggi anche l’articolo —> Il virus fuori controllo, scelta drastica dell’Austria: lockdown per tutti e vaccino obbligatorio