Quando mi vaccino contro il Coronavirus? È l’annosa domanda che si pongono gli Italiani. Un quesito a cui “Sky Tg24” ha cercato di dare una risposta, condividendo un calcolare che stima la possibile data di somministrazione del siero anti Covid. Si tratta di un algoritmo, in grado di fare una stima dei tempi di vaccinazione per i cittadini, a partire dalla velocità delle somministrazioni eseguite fino ad ora. Un calcolo che tiene conto dell’attuale piano strategico sul territorio.
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Quando mi vaccino? “Sky Tg 24” e il calcolatore che stima la possibile data
Covid, quando mi vaccino? Con il modulo pubblicato da “Sky Tg24” l’italiano medio potrà avere una risposta probabile. Non certa, probabile. All’intervistato vengono richieste l’appartenenza alle categorie professionali e la presenza di vulnerabilità sanitarie cruciali per collocare i cittadini nella “coda” totale della popolazione. Le fasce socio-anagrafiche tengono conto, infatti, della Regione in cui si risiede, dell’attività lavorativa che si svolge e del generico quadro clinico del soggetto. Uno strumento utile il modulo (creato in collaborazione con Quorum/Youtrend). È veloce e le domande a cui rispondere sono poche. Il calcolo delle dosi stimate per i prossimi mesi si basa, come dicevamo, sulla velocità di somministrazione attuale. L’algoritmo tiene conto di “un’accelerazione ipotizzata nel giro di alcune settimane fino a una velocità di crociera basata sui migliori risultati settimanali delle regioni”. Le dosi, come specifica “Sky Tg24”, “vengono quindi ripartite fra le categorie a priorità più alta rimaste, compatibilmente con la disponibilità di dosi dei vaccini autorizzati per quelle categorie”. Leggi anche l’articolo —> Vaccino Sputnik, Moratti: «Dall’Ema troppa burocrazia», ma la valutazione necessita di step
Mario Draghi: «La pandemia non è ancora stata sconfitta, ma la via d’uscita non è lontana»
E il piano vaccini accelera, la via d’uscita non è lontana. «La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita non lontana». A dirlo il premier Mario Draghi in un videomessaggio alla conferenza “Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere”. «Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli», ha sottolineato il presidente del Consiglio. Il 10 marzo di un anno fa l’Italia si chiudeva, diventando per la prima volta, una grande zona rossa. Leggi anche l’articolo —> Lockdown nazionale e coprifuoco esteso, cosa può succedere: «Terapie intensive peggiorano»
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