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Quirinale, M5s in confusione: Conte sogna una “poltrona” tutta per sé

15/01/2022 12:59

Domenico Di Sanzo su «Il Giornale» l’ha scritto senza mezzi termini: “Il M5s è sull’altalena”. Difatti all’indomani dell’assemblea congiunta dei parlamentari con Giuseppe Conte son venute fuori notizie alquanto discordanti, segno di un’insofferenza all’interno del MoVimento. Altro che “rose e fiori”: “Se in mattinata, dopo un vertice tra il leader, i capigruppo e i vicepresidenti, fonti pentastellate sottolineavano preoccupazione per la ‘solidità dei gruppi’, a sera alla fine della riunione su Zoom, il Movimento ostentava un ecumenismo di facciata, precisando come la maggioranza degli eletti avesse affidato a Conte ‘pieno mandato’ per trattare sul Quirinale”, osserva il giornalista.

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Quirinale 2022, M5s in confusione: Conte sogna una “poltrona” tutta per sé

Non c’è dunque alcuna compattezza sull’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Ed è nel marasma generale che ciascun grillino potrebbe facilmente rendersi protagonista del cosiddetto «delitto perfetto», che potrebbe consumarsi “nel segreto dell’urna quirinalizia ai danni di un capo mai sbocciato”. Eppure il M5s avrebbe tutti i numeri per poter contare, avere un peso. C’è chi “continua a parlare di trenta partenti pronti a votare chiunque, purché non in linea con le indicazioni di partito. Ma tra i 233 parlamentari del M5s abbondano i cosiddetti ‘cani sciolti’, in particolare al Senato. Una ventina di battitori liberi che non seguirebbero le indicazioni di nessuna corrente. E poi c’è il peso di Luigi Di Maio. Le truppe del ministro degli Esteri, tra Montecitorio e Palazzo Madama, si ingrossano giorno dopo giorno”, spiega Di Sanzo. L’unico comune denominatore sembra essere: “Non voteremo mai Silvio”. Nessun grillino sarebbe disposto a scrivere sulla scheda il nome del Cavaliere.

«Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica è per noi un’opzione irricevibile e improponibile»

Un diktat che arriva direttamente dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che subito dopo il vertice del centrodestra ha dichiarato: «Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica è per noi un’opzione irricevibile e improponibile. Il centrodestra non blocchi l’Italia, qui fuori c’è un Paese che soffre e attende risposte, non possiamo giocare sulle spalle di famiglie e imprese». Un duro sfogo sui social quello dell’avvocato, che ancora una volta ha cercato (e non è il solo) di mettersi mostra in questo match complicato che è il Colle. Conte è stato alquanto vago sulla proposta di Salvini del governo dei leader: «Adesso dobbiamo trovare una soluzione per il Quirinale e poi rifletteremo sugli scenari conseguenti», ha asserito il capo del M5S. Dichiarazioni che per alcuni nasconderebbero il vivo interesse dell’avvocato di procurarsi una poltrona per sé. Per farlo bisognerebbe però spedire Draghi al Colle. E non sembra un’opzione condivisa dai suoi. Lo fa capire il ministro Vincenzo Spadafora, che come riportato su «Il Giornale» ha detto fermo: «Se Conte torna col nome di Draghi il M5s non regge». Leggi anche l’articolo —> Berlusconi è la prima scelta, ma Salvini ha un piano B per il Colle: “Il nome che ha in testa…”

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