Draghi: «Spritz? L’aperitivo mi piace col Campari» – Volevano guastare il week end alla signora Maria Serena Cappello, “accusata” di aver violato per la seconda volta la regola d’oro del premier: la riservatezza. La first lady dopo la gaffe del 2018, quando, replicando ad un cronista, disse, riferendosi al marito, «lui non lo fa il governo, non è un politico», è stata tacciata di aver preso un altro granchio. Avrebbe fatto delle confidenze sulla partita del Quirinale. Tutto falso, sembrerebbe. Tre anni fa, Draghi, che le stava accanto, la fulminò con la frase tra i denti “Dai, stai zitta”. Stavolta Super Mario (soprannome a lui odioso), che è per il low profile, sempre e comunque, l’avrebbe presa meglio. Tant’è che ha risposto ad un giornalista, smentendo ogni cosa.
leggi anche l’articolo —> Mario Draghi e quella volta che fulminò la moglie: «Stai zitta», scivolone in pubblico
“Io l’uomo dello Spritz? Mi piace il Campari”. Quirinale, così Super Mario si salva in corner
“Le trame per arrivare al Quirinale passano anche dal bar. In particolare dal locale dove la moglie di Draghi passa ogni tanto a fare colazione. E dove il marito l’accompagnava prima di diventare premier”, scrive Luigi Frasca su «Il Tempo». Più mordace l’editoriale di Franco Bechis dal titolo «L’uomo dello Spritz chiude la partita del Quirinale». L’allusione alla passione di Draghi per gli aperitivi che amava regalarsi soprattutto prima di diventare presidente del Consiglio. A scoprire il “vaso di Pandora” Antonio Proietti, titolare del bar ‘Pagaroma’, che si trova proprio di fronte alla residenza capitolina di Draghi. L’uomo del giorno, potremmo dire. «Ogni tanto la signora Serenella Draghi viene al nostro bar, l’ultima volta la settimana scorsa, coi ragazzi della scorta. È molto stressata», ha detto alla trasmissione di Rai Radio1 «Un Giorno da Pecora» il barista.
Il barista di Draghi: «Farà il presidente della Repubblica, l’ha detto la moglie»
Il conduttore Giorgio Lauro, resosi subito conto dello scoop, ha rincarato la dose: «Ha fatto alla signora Draghi la domanda che si fanno tutti, cioè se suo marito vuole fare il presidente della Repubblica?». La risposta di Proietti inequivocabile: «Sì, sì, sicuramente lo fa, mi ha detto». L’uomo ha poi aggiunto: «Me lo ha detto un po’ sconsolata, perché saranno molto impegnati. Di solito stavano sempre a Città della Pieve, andando al Quirinale sarà molto più complicato». In vena di confidenze Proietti ha rivelato anche che prima di diventare premier, “Draghi veniva per colazione ma anche a fare l’aperitivo, gli piace lo spritz Aperol, a volte ne beveva anche un paio, insieme ai classici stuzzichini, patatine ed olive”, ha raccontato divertito il titolare del bar.
Draghi Spritz, la corsa per il Colle passa per il bar? «Tutta una montatura del giornalista»
Dichiarazioni che arrivano all’indomani dell’ennesimo stop di Sergio Mattarella al bis al Quirinale: questi ha fatto capire le sue intenzioni, ricordando che il 15 ottobre 1975, l’ex capo dello Stato Leone «ripropose la sollecitazione (già sottolineata da Segni) di introdurre la non rieleggibilità del presidente della Repubblica, con la conseguente eliminazione del semestre bianco». Un’indiscrezione quella dello Spritz, che ha scaldato l’atmosfera già bollente: finora Draghi ha scelto la via del silenzio, che si può leggere come una forma di riflessione. Del resto il trasloco dell’ex numero uno dell’Eurotower da Palazzo Chigi al Quirinale sarebbe il primo caso nella storia della nostra Repubblica. Al termine della conferenza stampa con Macron, Merkel e i vertici della Libia, Draghi, però, sul tappeto rosso, ha risposto ad una giornalista sul tema. «Io al Quirinale? Guardi, le dico soltanto che non ho mai bevuto spritz all’Aperol, non mi piace proprio. L’ho sempre preso al Campari». Frasi accompagnate da risate di cuore. Poi lo scambio di battute: «Ma andrà al Colle o no?». «Sul resto mi han spiegato che è tutta una montatura del giornalista». Però bella, come montatura… «Beh, insomma!». Leggi anche l’articolo —> Nuove minacce a Di Maio dall’Isis, diffusa sua foto segnaletica: Italia nel mirino dei terroristi